di Sandro Spinetti
Venerdì 28 settembre resterà nella storia della pallacanestro sarda.
La coinvolgente idea di Alberto Onorato, “ La Notte del Basket “, subito condivisa da Nando Mura ed altri “reduci” della pallacanestro d’autore, ha richiamato sulla Rotonda dello stabilimento balneare il Lido di Cagliari oltre 500 protagonisti ed innamorati dei 2 canestri. Molti capelli bianchi, talvolta pochi, diverse rughe, comunque ben portate, di qualche chilo non parliamone, ma tutti con un sorriso ed una espressione che trasudava gioia per un incontro impensabile e per taluni, era il ritrovarsi dopo 50 anni. Da Milano, da Roma, dai tanti Paesi della Sardegna, il flusso dei baskettari non ha conosciuto latitudini, ma solo il porto d’approdo: Il Lido.
Le maglie, al debole vento di maestrale, hanno pigramente sventolato sopra il palco delle presentazioni, testimoni di un epoca che sta sfumando, ma che resta indelebile nell’animo di chi l’ha vissuta e goduta. Eravamo un “esercito”, ma nessuno si è sentito comandante della propria pattuglia, tutti uguali nel revival, anche una testimone d’eccezione come Gepi Cucciari, volata a Cagliari per ritrovare il suo mondo, ha declinato la salita al proscenio per sottolineare la piena uguaglianza tra tutti i presenti. Il momento più toccante lo abbiamo celebrato quando sono stati ricordati i nomi di tanti compagni ed amici che non ci sono più e la lunga lista è stata ascoltata in totale silenzio, rotto alla fine da un lunghissimo ed emozionante applauso. A notte fonda, tra balli e gli ultimi abbracci, la Festa è finita, ma nella mente di tutti è esplosa un’istintiva domanda (o preghiera): a quando la prossima ?