Primo venerdì del mese di giugno e, contemporaneamente, primo venerdì senza le automobili parcheggiate nella via del Collegio. La decisione è del Comune, e rientra nel piano delle pedonalizzazioni del centro storico. Tra i risultati c’è quello che vede la comunità musulmana più “comoda” per pregare, sempre che comodo sia l’aggettivo corrett, soprattutto quando ci sono centinaia di persone costrette a stare strette, in mezzo a una strada, per partecipare a una funzione religiosa. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di proseguire per sempre con questa piccola “rivoluzione” del traffico.
Ma loro, i musulmani, ritornano a chiedere uno spazio per potersi riunire e pregare: “Una moschea, se ne parla da venticinque anni ma senza risolvere niente. Nessuno ci ascolta”, afferma l’Imam della comunità musulmana cagliaritana, Triki Mehrez.
E, se è vero che “gli abitanti di via del Collegio sono gentili, spostano sempre le loro automobili per permetterci di pregare”, Mehrez è netto nel ricordare che “siamo tutti cittadini che lavorano e pagano le tasse, proprio come gli italiani. Va bene anche una moschea non come quelle vere”, spiega l’Imam. Per esempio, è sufficiente “un garage di 400 metri, con metà affitto pagato al Comune, così non occupiamo più la strada per pregare. Chiedo al sindaco di darci un posto”.












