Un aumento delle richieste di assistenza da parte delle famiglie e le spese aumentate in tutti i settori, “non solo quello elettrico”: è questo il mix che ha portato al taglio del 30% delle ore settimanali di tutti gli educatori dei ragazzi disabili che frequentano le scuole superiori di Cagliari e di tutta la Città Metropolitana. Quattrocento studenti che si trovano a fare i conti con un sostegno azzoppato, proprio nell’anno scolastico della ripartenza totale dopo la lunga emergenza Covid: “Ma non abbiamo tagliato gli stipendi agli educatori”, precisa Bruno Orrù, il dirigente della Pubblica Istruzione della Città Metropolitana. “La diminuzione delle ore è legata, unicamente, all’aumento delle richieste. Abbiamo stanziato 2,4 milioni di euro, non bastano e quindi la nostra scelta è stata inevitabile, anche alla luce del mancato aumento di risorse della Regione”. Difficile, però, da far digerire alle tante famiglie di ragazzi e ragazze con una disabilità, ma al momento non esiste un piano b: “Servono più stanziamenti”, prosegue Orrù.
“Gli educatori possono stare tranquilli, i loro stipendi non subiranno nessuna diminuzione nemmeno quest’anno. Quando la Regione, speriamo nelle prossime settimane, ci darà più fondi, allora potremmo rifare i calcoli e riportare il servizio al cento per cento”.










