Cagliari, il Mercatino Cuore approda in consiglio comunale, presentata un’interrogazione sulle criticità: dallo stop imposto quando il Cagliari gioca in concomitanza al mercato ai bagni chimici “che vengono utilizzati sono sempre gli stessi, con una manutenzione che lascia molto a desiderare”. Alessandra Zedda e Ferdinando Secchi sono i firmatari di minoranza che chiedono come l’amministrazione comunale abbia intenzione di affrontare il problema.
Secondo uno studio recente il 57% degli italiani ha comprato o venduto beni di seconda mano soprattutto nei mercatini dell’usato.
La compravendita dell’usato è qualcosa di molto positivo, per l’economia, per l’ambiente e per la coesione sociale.
Il riuso è una pratica sociale che allunga il ciclo di vita degli oggetti, preservando l’ambiente e creando valore per tutti e il “Mercato cuore è una svolta economica, sociale, esistenziale ed anche esso contribuisce a far girare l’economia circolare”. Non solo: anche “Perché molte famiglie fanno continuamente i conti con difficoltà finanziarie, ma anche e sopratutto una svolta esistenziale e sociale”. Ma sono “diversi sono i problemi legati alla gestione del mercato cuore: sembra paradossale che non si possa trovare una soluzione per poter permettere agli hobbisti di cercare di vendere i loro prodotti e al contempo non creare problemi di ordine pubblico o di sicurezza anche quando ci sono manifestazioni vicine e il Cagliari calcio gioca in casa alle ore 15. I bagni chimici che vengono utilizzati sono sempre gli stessi, con una manutenzione che lascia molto a desiderare, vengono installati il venerdi sera e chiunque sino alla domenica ne può usufruire.
La pulizia delle caditoie e dei tombini non viene mai effettuata per cui bastano dei fenomeni di pioggia non rilevanti che tutta l’area si allaga rendendo difficile lo svolgimento del mercatino.
La gestione del ritiro dei rifiuti appare non consona alla mole di materiale che ogni domenica viene abbandonato nella zona del mercato cuore. La viabilità degli autoveicoli all’interno dell’area seppur disciplinata dal regolamento non viene controllata e regolata e questa situazione crea pericolo per tutti i fruitori non lasciando a volte la via di fuga per i mezzi di soccorso”.
Risposte, quindi, quelle richieste all’amministrazione comunale, ossia se “stia studiando delle soluzioni alternative al mercato cuore in quanto in quell’area dovrebbe sorgere il nuovo palazzetto dello sport. Qualora si valutasse una soluzione alternativa se nel frattempo ci si possa attivare per dare risposte sulle problematiche esposte inerenti il divieto di esporre e vendere quando ci sono eventi sportivi o di altro tipo in prossimità dell’orario di chiusura e in merito ai bagni chimici, le caditoie e i tombini, gestione ritiro dei rifiuti e viabilità durante le domeniche di apertura”.
Secondo uno studio recente il 57% degli italiani ha comprato o venduto beni di seconda mano soprattutto nei mercatini dell’usato.
La compravendita dell’usato è qualcosa di molto positivo, per l’economia, per l’ambiente e per la coesione sociale.
Il riuso è una pratica sociale che allunga il ciclo di vita degli oggetti, preservando l’ambiente e creando valore per tutti e il “Mercato cuore è una svolta economica, sociale, esistenziale ed anche esso contribuisce a far girare l’economia circolare”. Non solo: anche “Perché molte famiglie fanno continuamente i conti con difficoltà finanziarie, ma anche e sopratutto una svolta esistenziale e sociale”. Ma sono “diversi sono i problemi legati alla gestione del mercato cuore: sembra paradossale che non si possa trovare una soluzione per poter permettere agli hobbisti di cercare di vendere i loro prodotti e al contempo non creare problemi di ordine pubblico o di sicurezza anche quando ci sono manifestazioni vicine e il Cagliari calcio gioca in casa alle ore 15. I bagni chimici che vengono utilizzati sono sempre gli stessi, con una manutenzione che lascia molto a desiderare, vengono installati il venerdi sera e chiunque sino alla domenica ne può usufruire.
La pulizia delle caditoie e dei tombini non viene mai effettuata per cui bastano dei fenomeni di pioggia non rilevanti che tutta l’area si allaga rendendo difficile lo svolgimento del mercatino.
La gestione del ritiro dei rifiuti appare non consona alla mole di materiale che ogni domenica viene abbandonato nella zona del mercato cuore. La viabilità degli autoveicoli all’interno dell’area seppur disciplinata dal regolamento non viene controllata e regolata e questa situazione crea pericolo per tutti i fruitori non lasciando a volte la via di fuga per i mezzi di soccorso”.
Risposte, quindi, quelle richieste all’amministrazione comunale, ossia se “stia studiando delle soluzioni alternative al mercato cuore in quanto in quell’area dovrebbe sorgere il nuovo palazzetto dello sport. Qualora si valutasse una soluzione alternativa se nel frattempo ci si possa attivare per dare risposte sulle problematiche esposte inerenti il divieto di esporre e vendere quando ci sono eventi sportivi o di altro tipo in prossimità dell’orario di chiusura e in merito ai bagni chimici, le caditoie e i tombini, gestione ritiro dei rifiuti e viabilità durante le domeniche di apertura”.