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Si è spostata per qualche minuto dalla sua sede di via Basilicata a Cagliari per comprare un po’ di cibo. Lungo il tragitto, però, Manuela Vadilonga, soccorritrice cagliaritana del 118 di 43 anni, ha perso il suo portafoglio: “Dentro c’erano settecento euro, la mia carta di identità e una marea di documenti importanti”. E, presa dall’emergenza legata al Coronavirus, col telefono della sua associazione che può squillare da un momento all’altro, non si era nemmeno resa conto di aver perso il portafoglio: ” l’avevo messo dentro una delle tasche dei pantaloni della divisa, alla cassa aveva pagato un mio collega”. Sicuramente, prima o poi, la Vadilonga avrebbe scoperto di averlo smarrito. E sarebbe stato un grosso, grosso problema. E invece, all’improvviso, è stata contattata su Facebook da una ragazza: “Francesca, questo è il suo nome, mi ha scritto un messaggio avvisando mi di aver trovato il mio portafoglio per terra, proprio vicino a via Basilicata. Ci siamo messe d’accordo e dopo un po’ è venuta insieme a un ragazzo per restituirmelo, e io sono scoppiata a piangere per la gioia”.
E, ciliegina sulla torta, ” la ragazza non ha voluto nulla Le ho anche detto che le avrei mandato un mazzo di fiori a casa per ringraziarla ma mi ha semplicemente risposto che se non l’avesse consegnato non sarebbe mai riuscita a prendere sonno per il rimorso È bello sapere che nonostante in questi giorni di emergenza e di crisi e di sarò ancora persone capaci di compiere questi gesti. Quel denaro, ne sono sicura, avrebbe fatto gola a molti”. Ma non a Francesca, che ha dimostrato un alto senso civico.