Gianfranco Angioni, referente aziendale USB Sanità, denuncia una situazione inaccettabile che continua a colpire i lavoratori dell’ARNAS Brotzu, un’istituzione sanitaria fondamentale per la nostra comunità isolana. Attualmente, centinaia di dipendenti, tra cui infermieri, operatori socio-sanitari (OSS) e altro personale tecnico e sanitario, sono ancora in attesa del pagamento degli arretrati dei festivi infrasettimanali, una condizione che risulta assolutamente intollerabile.
“È una situazione assurda che, dopo anni, non trova una soluzione”, afferma Angioni, sottolineando il disinteresse nei confronti di coloro che si sacrificano ogni giorno per la salute dei cittadini. Non è più accettabile che chi ha lavorato durante i giorni festivi infrasettimanali non riceva il compenso a cui ha diritto, nonostante i numerosi solleciti rivolti al Direttore delle Risorse Umane.
Angioni spiega che la responsabilità per l’identificazione dei festivi da retribuire individualmente era stata demandata all’area delle Professioni sanitarie, ma fino ad oggi non si registrano progressi significativi. “Il direttore delle risorse umane aveva garantito un intervento risolutivo, eppure continuiamo a subire ritardi ingiustificati”, prosegue.
In aggiunta, un numero crescente di infermieri ha avviato azioni legali contro l’azienda, ottenendo sentenze favorevoli che impongono il pagamento delle somme dovute e le relative spese legali. “È inaccettabile dover ricorrere al giudice per far valere un diritto fondamentale”, afferma Angioni. Le ingiunzioni ottenute potrebbero già servire per delineare un piano di pagamento, ma chi è preposto a trovare soluzioni e dare risposte continua a tergiversare, alimentando forti preoccupazioni tra il personale.
Oltretutto, i pagamenti relativi ai differenziali economici ex fasce sono ancora bloccati, senza notizie sui tempi per la pubblicazione della graduatoria definitiva, essenziale affinché un numero limitato di persone possa accedere a una meritata progressione economica. Considerando che le magre somme disponibili non permetteranno nemmeno al 50% degli idonei di ottenere il beneficio, la situazione appare particolarmente grave, soprattutto alla luce dell’accordo penalizzante siglato da alcuni sindacati.
Resta inoltre da chiarire il metodo delle verticalizzazioni, dato che solamente alcuni dipendenti hanno potuto beneficiare di questo “miracolo”. Oltre al danno, c’è anche la beffa: mentre alcuni sembrano compiacersi di successi, la verità è un altra: le somme destinate a ripristinare i fondi contrattuali per riallineare gli stipendi alle altre realtà sanitarie continuano a rimanere un miraggio. “È veramente una situazione vergognosa che lascia l’amaro in bocca”, afferma Angioni con fermezza.
La situazione attuale è divenuta insostenibile sia per i fattori economici che organizzativi vista anche la carenza cronica del personale sanitario, tecnico e amministrativo. “Se non si troveranno risposte in tempi brevissimi, procederemo senza esitazione attraverso le vie legali”, conclude Angioni, esprimendo la gravità della crisi economica che attanaglia il personale sanitario dell’ARNAS Brotzu.