Sarà sigillato, al termine delle operazioni di bonifica dei vigili del fuoco, lo stabile di via Riva di Ponente a Cagliari occupato da decenni da immigrati irregolari e colpito da un incendio, doloso, nella notte. È la decisione presa nella riunione urgente in prefettura. Al tavolo, insieme al prefetto De Matteis, hanno presenziato i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, vigili del fuoco e il vicesindaco Giorgio Angius, oltre a un rappresentante della Regione. Accertate le cause dell’incendio, una lite tra un gruppo di immigrati, con un senegalese di quarant’anni portato in caserma dai carabinieri, le decisioni: sigilli a tutta la struttura e pieno monitoraggio delle forze dell’ordine per evitare nuove occupazioni. I danni sono ingenti, sarà compito della Regione effettuare i lavori di recupero dell’immobile: le fiamme sono divampate in un ripostiglio, accanto ai metri quadri dove vivevano una cinquantina di immigrati. La maggior parte sono irregolari e hanno già ricevuto il foglio di espulsione dall’Italia.
Soddisfatto per l’esito del vertice il vicesindaco Giorgio Angius: “Siamo in costante contatto con la Prefettura e a disposizione delle forze dell’ordine. Avevamo già segnalato l’urgenza di intervenire su quello stabile, abitato abusivamente e oggetto di arresti per spaccio di droga. Era un’emergenza sulla quale intervenire”, osserva Angius. “Sicuramente, il fatto che l’immobile non sia più un albergo di persone dedite allo spaccio è una buona notizia, visto che si trova in una zona che vogliamo riqualificare. Eviteremo che si creino altri spazi per attività criminali, ci affidiamo alle forze dell’ordine”.











