“I love foibe” é il testo di diverse scritte comparse sui muri della città proprio a ridosso del giorno del ricordo.
“Si tratta dell’ ennesima provocazione di una certa parte politica che tende a ignorare, minimizzare e addirittura osannare l’eccidio di piú di 20mila italiani avvenuto ad opera dei partigiani comunisti jugoslavi” – dichiara CasaPound Sardegna in una nota – “una provocazione che dev’essere stigmatizzata unilateralmente dalle istituzioni locali, soprattutto da quelle che fanno finta di ignorarne l’ appartenenza politica”.
“Non c’é piú spazio a Cagliari per l’odio politico che per 50 anni ha portato al silenzio sull’ esodo Giuliano-Dalmata e all’eccidio degli italiani gettati nelle cavità carsiche chiamate foibe” – prosegue la nota – “per questo ci siamo mossi subito per cancellare con una pennellata di vernice questo infame tentativo di oltraggiare i morti”.
“Il sindaco e la giunta di sinistra stiano attenti a chi affidano certi immobili di proprietà comunale” – conclude – “l’odio cieco di certi ambienti non ha limiti, nemmeno verso i propri simili”.











