Dose di droga pronta, siringa e braccio idem. Il tossicodipendente che qualche giorno fa si è seduto sui gradini interni del Pacinotti di via Brianza a Cagliari aveva raggiunto quel punto con la massima comodità e senza dare nell’occhio. Solo il passaggio in corridoio di qualche studente della sede staccata del liceo Scientifico ha fatto scattare l’allarme. Una collaboratrice scolastica, urlando, è riuscita a farlo allontanare: “Devi andare via, forza. Non potete venire qui, raccogli tutto e vattene”. E l’uomo, a quel punto, è fuggito. Ma cosa sarebbe successo se nessuno si fosse accorto della sua presenza? Difficile dirlo, ma resta comunque un fatto gravissimo: “Ma isolato”, precisa la dirigente Valentina Savona. “Le scuole non hanno mura alte come le caserme, capita che qualcuno scavalchi o si intrufoli sfruttando il passaggio carrabile o pedonale o approfittando della folla. L’abbiamo fatto subito allontanare con le buone maniere, non sappiamo come sia arrivato lì, ma stiamo vigilando. Ho denunciato tutto alle forze dell’ordine, mi hanno consigliato di continuare a vigilare ancora di più”. La speranza è che fatti simili non ricapitino, ovviamente. Anche se, soprattutto in quella zona, Is Mirrionis, la presenza di sbandati e tossicodipendenti anche a pochissimi metri di distanza dalle scuole è una certezza, ormai, e non una pura casualità.
“Serve attenzione, non allarmismo e vigilare per fare in modo che nelle scuole non si verifichino situazioni gravi per gli alunni”. E, di sicuro, qualche cappuccio o proprio direttamente qualche siringa, anche scoperta e con tracce di sangue, sarebbe stata vista anche in passato tra l’erba e i cespugli del cortile esterno del Pacinotti di via Brianza: “Le siringhe? Possono comunque essere anche lanciate da fuori”, osserva la Savona. “I primi ad avvisarmi della presenza di un uomo, qualche giorno fa, sono stati gli stessi collaboratori dell’istituto”.










