di Paolo Rapeanu
Piste ciclabili in arrivo nel viale Sant’Avendrace e meno parcheggi: quelli che rimarranno – solo su un lato – saranno tracciati a nastro. Addio alla modalità spina di pesce. Massimo Rombi, da quindici anni, è il farmacista delle migliaia di residenti nel rione: “Le piste ciclabili portano danni al commercio, come è già successo in via Dante e via Is Mirrionis. Qui trovare parcheggio è un’impresa, servono anche venti minuti, quando si trova. Come sempre si colpiscono le fasce più deboli, cioè quei residenti che non hanno il parcheggio dentro casa. Non sono contrario per principio alle biciclette, ma il Comune deve trovare percorsi alternativi, qui siamo già abbandonati da anni”.
Per il farmacista è impensabile rivoluzionare viale Sant’Avendrace con piste ciclabili e meno stalli per le automobili, perché “tra manto stradale e marciapiedi in condizioni pericolose, più lavori di adeguamento di alcuni edifici fermi da tanti anni, l’ambizione di essere una città turistica non può trasformarsi in realtà se si lascia una via fondamentale in queste condizioni. Molte volte qualcuno è inciampato sul marciapiede, ho pure le foto del sangue. Le piste ciclabili a Cagliari”, puntualizza Rombi, “sono poco utilizzate perché i ciclisti corrono il rischio, dove ci sono i parcheggi paralleli alle piste, di subire un incidente a causa dell’apertura degli sportelli”.