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È un carabiniere, in pensione da qualche anno, la vittima dell’incidente avvenuto giovedì scorso in viale San Bartolomeo a Cagliari. Maurizio Orrù, 63 anni compiuti a gennaio, è stato travolto sulle strisce pedonali dall’auto guidata da un ottantenne ed è morto dopo cinque giorni di agonia al Brotzu. Ha servito lo Stato sin da giovane, diventando carabiniere e lavorando, a parte qualche breve parentesi oltremare, sempre alla legione dei carabinieri di via Sonnino. Sempre disponibile, aveva anche ricoperto il ruolo di autista del cappellano militare. Lascia una moglie, Rosanna, e una figlia, Michela. Orrù si trovava in una zona che conosceva come le sue tasche, quando è stato investito: era nato a La Palma, rione che conosceva come le sue tasche, stesso discorso per Sant’Elia. Era andato in pensione da sei anni e, nel tanto tempo libero, non disdegnava le lunghe passeggiate in città e i viaggi, come testimoniano alcuni suoi amici e le foto pubblicate su Facebook dallo stesso Orrù.
Tra i tantissimi che lo piangono c’è l’ex presidente della circoscrizione 5, Davide Cabras: “Io e Maurizio ci conoscevamo sin da ragazzini. Di lui ho sempre ammirato l’alto rigore morale, quando indossava la divisa e quando non la indossava. Sono vicino in questo momento di dolore ai suoi familiari. Da quando era andato in pensione aveva fatto qualche viaggio con la moglie, è stato uno dei residenti più ammirati a La Palma. Purtroppo, oggi ci troviamo a fare i conti con quella che è una tragedia immensa”.