Senza un lavoro fisso da 10 anni, “solo qualche lavoretto”, e col reddito di cittadinanza perso da un anno e mezzo per una condanna da parte del tribunale. Un 43enne di Cagliari, avrà un tetto sopra la testa solo, andando bene, per le prossime due settimane. Poi, a causa di una convalida di sfratto da parte del tribunale, dovrà lasciare l’abitazione nella quale vive. La disperazione è massima, l’uomo sta cercando ogni strada possibile per non rimanere senza un tetto. Per i giudici il suo debito, già elevato, legato agli affitti non pagati, potrebbe superare i 15mila euro. Anche perchè sono più di due anni che non riesce a versare una singola mensilità all’attuale proprietario dell’appartamento: “Ho perso il reddito di cittadinanza perchè ho subìto una condanna nell’ultimo decennio. Le assistenti sociali, però, dicono che sia un papà modello, ma dal Comune non ho ricevuto nessun aiuto. Sono in lista, in trentaquattresima posizione, per l’assegnazione di un alloggio popolare, da qualche mese mi segue l’associazione Pometro, ma sinora non hanno trovato nessun alloggio per me”, racconta, disperato, l’uomo.
“Mi accontento anche di un bilocale, nessuno affitta più perchè danno case solo con contratti a breve termine o ai turisti. Se gli uffici comunali conoscono la mia situazione, perchè non mi stanno aiutando?”, chiede. Ha stretto a lungo i denti, sperando in una telefonata da parte di chi gli dovrebbe trovare un nuovo tetto. Ma ora il limite è stato superato, non c’è davvero più tempo: “Sarei dovuto andare via da casa oggi, invece sono riuscito a conquistarmi altre due settimane per sperare in un alloggio”.










