Cagliari, “oltre un’ora per il vaccino al Brotzu tra file lunghissime e assembramenti”

Il racconto denuncia di Alessandro Meloni di Sestu: “Mio papà Giovanni, 75 anni, è stato chiamato dall’ospedale per vaccinarsi. Doveva entrare alle 14:30, ce l’ha fatta dopo oltre un’ora. Hanno convocato almeno un centinaio di persone, ecco il risultato: tutti in attesa e c’erano solo due banchetti”


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Un centinaio di persone fuori dall’ospedale Brotzu in attesa è di essere vaccinate. Tutti chiamati dall’ospedale, tra loro ci sono anche le cosiddette categorie “fragili”. E, fuori dai reparti del più grande ospedale della Sardegna, le scene alle quali hanno assistito tanti pazienti sono state, volendo utilizzare una metafora calcistica, da cartellino rosso. Distanze non sempre rispettate, anche se è possibile notare che tutti indossano la mascherina. Ma le lamentele non sono mancate. Alessandro Meloni, di Sestu, ha scritto e inviato immagini alla nostra redazione: “Ho accompagnato mio papà Giovanni, seguito nel reparto di Cardiologia per problemi di salute al cuore. Ha settantacinque anni. L’hanno convocato alle 14:30, sono riusciti a vaccinarlo con il Pfizer dopo oltre un’ora”.
“Ci siamo trovati di fronte ad una situazione senza nessuna organizzazione,con persone, con patologie, assembrate. Papà dovrà tornare per la seconda dose, i medici e gli infermieri sono stati bravissimi ma, per l’accoglienza, è assurdo che ci siano così tante persone in attesa e solo due banchetti per l’accettazione”.