Il Natale scompare dalla parte bassa di Stampace, a Cagliari. Dal primo dicembre casette solo in piazza Yenne e nella prima parte del Corso Vittorio. Piazza del Carmine e via Roma vanno deserte. La prima per volontà degli stessi organizzatori, la seconda per volontà del Comune. Nella nuova passeggiata centrale che ha ospitato appena un paio di eventi pubblici all’inizio dell’estate continuerà a regnare l’abbandono. A svelarlo, con molta rabbia, è Nanni Martelli dell’Ulaas: “Abbiamo chiesto la possibilità di lavorare in via Roma, dal Comune ci hanno fatto sapere che è indispensabile un bando e che ormai non c’è più tempo”. Risultato?Tutti a casa. Venditori di dolciumi, di vestiti, di oggetti natalizi, ma anche gli addetti all’antincendio e alla sicurezza si preparano a trascorrere festività da disoccupati. “Quaranta famiglie sono sulla strada, non potranno vendere e guadagnare”, ricorda Martelli. “Abbiamo tentato di avere via Roma, la passeggiata è libera e hanno pure tolto i parcheggi ai residenti. In piazza del Carmine non potevamo più starci per problemi di sicurezza, ora parlano di bandi ma avrebbero potuto, dal Comune, darci una mano. Invece scelgono di tenere una strada senza eventi, chiusa, idem la piazza. Sarà un Natale da fame, questo è quello che vuole la nostra amministrazione comunale”, tuona ancora il presidente dell’associazione che, stringendo sempre i denti, sino all’anno scorso era riuscito a portare una trentina di casette nella piazza mai tornata ad essere uno dei salotti buoni di Cagliari.
E, sotto l’albero di Natale, troveranno come unico regalo la disperazione anche gli addetti alla sicurezza. “Non potrò lavorare dopo tanti anni di servizio garantito. Non ho altre richieste, purtroppo”, ammette Massimo Maglione, presidente dell’antincendio Noa, realtà che dà lavoro a quattro operai. “L’anno scorso si erano occupati, la notte, di tutelare le casette. Sarà un Natale amaro e magro, senza lavoro dopo ventidue anni. Il Natale 2021 è stato difficile mantenere la sicurezza nella piazza, avevamo chiesto a più riprese l’intervento delle forze dell’ordine ma non si sono mai fatte vedere. Truzzu aveva promesso la massima serenità e tranquillità ma non è mai accaduto. Non lavoreremo, sono molto amareggiato”, prosegue Massimo Maglione. “Le colpe principali di questa situazione sono dell’amministrazione comunale”.










