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“Urla, strilla e il solito degrado”, scrive Luca Pisano, dirigente Ifos Prevenzione Cyberbullismo, “vorrei ricordare che gira la droga in città (marijuana e pasticche varie) con la collaborazione di ragazzi e ragazze provenienti da famiglie in grado di educare. I minorenni, figli di genitori adeguati, bevono alcool anche nei locali del centro (riceviamo continue segnalazioni da parte dei genitori con particolare riferimento al corso Vittorio Emanuele II. Sono da anni assenti politiche ri-educative”, aggiunge, “e l’unica proposta, la Carta di Piazza Yenne, è stata accantonata dal Comune di Cagliari. Che cosa bisogna fare per sollecitare i politici a reperire almeno 200 mila euro l’anno per avviare seri e concreti progetti di prevenzione e contrasto nella città metropolitana di Cagliari? I genitori”, conclude, “non possono segregare dentro i casa i propri figli. Il rischio di contatto con il fenomeno “alcol, droghe, risse, sesso per strada” è elevato per tutti i giovani e prescinde dall’educazione ricevuta”.