Cagliari, l’ira dei giovani farmacisti disoccupati: “La Regione blocca 90 nuove farmacie”

Cinque anni fa il bando, poi il concorso, adesso arriva la beffa per migliaia di giovani: “Aspettiamo l’esito del concorso, la Regione sta tagliando le gambe a nuovi posti di lavoro. Solo silenzi per tantissimi sardi preparati”. GUARDATE le foto della manifestazione di protesta


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A Cagliari decine di farmacisti sul piede di guerra: cinque anni fa, nel 2013, il bando per aprire nuove farmacie in tutta l’Isola. Due anni dopo l’ok all’approvazione della graduatoria del concorso straordinario dedicato ai giovani farmacisti. Sono 1805 i candidati ammessi, per un totale di 1212 domande. È a questo punto che la procedura subisce uno stop: la Regione, dopo un anno e mezzo, non ha completato l’iter del concorso, nonostante l’approvazione della graduatoria definitiva da parte dell’assessorato regionale della Sanità. E la rabbia è tanta: decine di farmacisti, disoccupati “a causa del silenzio della Regione”, hanno protestato dando vita a un sit in via Roma. Una loro delegazione è stata ricevuta dal direttore generale e dal direttore del servizio, ma “senza nessun esito”.
“Anche oggi la Regione non è stata in grado di dare una data certa per le assegnazioni delle sedi farmaceutiche. Siamo stati accolti dal direttore generale Sechi e dal direttore del servizio Federico Argiolas, i quali hanno ripetuto frasi che da mesi sentiamo tali e quali. La Regione non ha mantenuto i tempi del Decreto Cresci Italia e solo per questo abbiamo dovuto affrontare ingenti spese legali contro ricorsi che si sarebbero evitati se la graduatoria fosse stata pubblicata nei tempi giusti”, spiega Valentina Atzeni, farmacista e portavoce del comitato di protesta, “Da notare che con estremo ritardo è stata pubblicata una graduatoria provvisoria e per attendere la definitiva altri quasi due anni di attesa. Le loro motivazioni incoerenti e poco credibili. In materia di ricorsi, sia il Tar, sia il Consiglio di Stato, non hanno mai dato la sospensiva, ad indicare che la Regione poteva procedere, come fatto in tutte le Regioni . Ora nonostante il Ddl Lorenzin, la Regione continua sulla stessa linea. Ci chiediamo quali motivi o interessi sono responsabili di questa grave situazione. In questo contesto le nostre vite lavorative si sono complicate, dal momento che la tensione è alta nelle farmacie in cui prestiamo o prestavamo servizio, molti licenziati perchè vincitori del concorso, diventati dipendenti scomodi”.


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