Cagliari, le pedonalizzazioni estive alla Marina partono in ritardo: “Così abbiamo accontentato i residenti”

Tavolini in arrivo anche nelle strade sinora libere del rione. Dopo la protesta del ristoratore Tonio Mura arriva la precisazione: “Dal primo giugno ad ottobre ci sarà lo spazio per sedie e tavoli. Abbiamo tagliato un mese di pedonalizzazione per venire incontro a quella parte di abitanti che si lamenta del rumore”


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I tavolini e le sedie nelle strade, sinora immacolate, del rione della Marina a Cagliari? Arriveranno, dal prossimo primo giugno: con il via libera alle pedonalizzazioni temporanee, infatti, in via Cavour, via Sant’Eulalia, via Lepanto, via Porcile e via dei Mille i ristoratori potranno avere tutti gli spazi esterni a disposizione concessi dal Comune. Dopo la lamentela di uno dei ristoratori di via Cavour, Tonio Mura, “niente tavolini all’aperto per me, non posso combattere ad armi pari”, arriva la promessa, confermata, da parte dell’amministrazione comunale. Poco meno di un mese fa è stata approvata la delibera che regola le pedonalizzazioni temporanee. Pierluigi Mannino (FdI), presidente della commissione Attività produttive, spiega i motivi del ritardo delle concessioni: “Solitamente c’era la possibilità di mettere i tavolini a maggio, quest’anno non si partirà prima di giugno”. Il motivo? “Abbiamo accontentato i residenti, quella parte di abitanti della Marina che giustamente si lamenta del rumore e che chiede più spazi”. Trentuno giorni di libertà in più, quindi, ma stessa data finale: “Le strade dovranno tornare libere entro il prossimo trentuno ottobre”.
E in futuro, però, la musica potrebbe cambiare: “Si dovrà analizzare a fondo il tema delle concessioni di suolo pubblico e trovare soluzioni di equilibrio, i disagi di questi ultimi anni devono diventare solo un ricordo. Si potrebbe puntare”, spiega Mannino, “su concessioni pluriennali, atti di pianificazione come ad esempio ciò che si è fatto per la piazza Yenne ed il Largo, cioè stabilire a priori quanto suolo pubblico si può concedere”.


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