I parchi hanno riaperto da ieri, e molti cagliaritani non si sono lasciati sfuggire l’occasione di poter uscire di casa e respirare un po’ di aria pulita. Dopo quasi due mesi, fine del lockdown totale: mascherine obbligatorie per entrare nelle aree verdi e pronte per essere indossate in caso di contatti ravvicinati con altre persone. E a Monte Claro, maxi polmone verde di Cagliari, sono stati soprattutto gli anziani i veri protagonisti. C’è chi ha camminato dentro la propria abitazione per settimane, pur di fare un certo tot di passi, e chi si è dovuto accontentare di telefonate o videochiamate per scambiare quattro chiacchiere con quegli stessi amici con i quali, per anni, ha condiviso passeggiate e partite a carte sotto gli alberi. “Sono venuto a fare due passi, invece di passeggiare vicino casa per fare la spesa. Frequentavo la biblioteca, ero in astinenza”, spiega Roberto Cocco, 70 anni. “Questo lockdown è servito, ma fa piacere tornare nei parchi. “Sono felice della riapertura dei parchi, se non ha controindicazioni, mi godrò una bella giornata di sole”.
“Non sono più venuto perchè dovevo stare a casa”, afferma un 73enne, Teodoro Falqui, “ho passeggiato in casa, camminando attorno ai tavoli, e non sono uscito per dare retta a ciò che ci hanno detto. Ho ascoltato i consigli, ma camminare in casa non porta soddisfazione, a Monte Claro ho riallungato la camminata, in media facevo sempre un’ora di camminata tutti i giorni, dei giri enormi in salita e in discesa. Oggi ricomincio, spero che non ci siano più blocchi, fa male non solo fisicamente ma anche psicologicamente”.











