Una storia che ha dell’incredibile e che ha spinto William Congera, titolare della pizzeria cagliaritana Su Stampu di Corso Vittorio, a denunciare pubblicamente un fatto gravissimo. Tutto parte da una telefonata in cui veniva dichiarato di aver trovato una blatta in una pizza ritirata dal suo locale.
“Settimane fa siamo stati contattati in pizzeria da un cliente che sosteneva di aver trovato una pizza con una blatta all’interno”, racconta Congera.
“Il cassiere del punto vendita ha subito chiarito che non si spiegava come potesse essere successo, lo scooter dorme in strada ma ad ogni modo il bauletto è stagno ed è impossibile che capiti questa cosa.
Ad ogni modo gliel’avremmo rifatta immediatamente.
Il ragazzo ha semplicemente voluto i soldi indietro dell’intero ordine…
E fin qui….
Il giorno dopo lo stesso ragazzo contatta in pizzeria chiedendo di parlare direttamente col titolare.
Lo contatto e mi spiega che lui ha traumi dal giorno prima ma che non vorrebbe fare casini e vorrebbe chiuderla per evitare tutto.”
Poi L’assurda richiesta. ”Gli propongo quindi di incontrarci.
Il giorno seguente lo incontro e per farla brevissima, tenta di estorcermi 1000€ in cambio del suo silenzio.
“Per una questione morale” dice lui, non riesce a chiudere un occhio (a patto che io non paghi).
Che morale vero..!?? (HO TUTTO REGISTRATO!!!).
Lo rinvio ad una settimana.
Dopo qualche giorno inizia a tartassarmi su whatsapp dicendo che non vuole essere preso per il culo e chiedendomi ciò che già aveva chiesto nell’incontro.
A questo punto ho inviato diffida col mio avvocato, ma probabilmente a nulla è servita, visto che ha passato queste “fantomatiche” foto a degli amici (verso i quali prenderò altrettanti provvedimenti).
Nel nostro incontro parlava di una blatta COTTA e FUSA nella mozzarella e nella foto invece risulta un bel cadavere intero e quasi integro.” Sta addirittura circolando un video (inviato anche alla nostra redazione) in cui si vede la blatta bella pizza e di far circolare per avvertire la clientela.
“RIPETO CHE TUTTO QUELLO CHE STO AFFERMANDO IN QUESTO POST È A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE DOVRÀ ACCERTARE COSA SIA VERO E COSA NO.
SIA REGISTRAZIONI CHE MESSAGGI.
Scriverò nuovamente a riguardo perché ad una tentata estorsione (mal riuscita), proseguono con diffamazione…
Ci riaggiorneremo presto”, conclude Congera. Un fatto che avrà giustamente seguito nelle opportune sedi e che rischiava di danneggiare pesantemente la professionalità di Congera e dei suoi dipendenti.