Le due tende granata e quella scritta, con la “I” bianca bella grossa, sono entrate di diritto nella memoria storica del commercio cagliaritano. Lì, in quei quaranta metri quadri di via Sonnino a Cagliari, a un passo da piazza Garibaldi, sono entrate migliaia di donne alla ricerca della borsetta, del paio di scarpe o del foulard griffato. “Sì, abbiamo sempre trattato le grandi marche, da Praga a Ferragamo, passando per Tods e Rucoline”, spiega una delle titolari di Hit, Rossella Montecchi, 67 anni. Le altre due socie, “mia cugina e un’amica, sono più grandi di me e hanno raggiunto già un’età limite”. Sulle vetrine campeggiano i maxi cartelloni con la scritta “liquidazione totale per cessata attività”. L’apertura “a ottobre 1980, gli affari sono andati bene sino al 2010, poi l’inizio della crisi. È stato sempre peggio, la gente non è stata più in grado di comprare ciò che aveva sempre comprato”. Tradotto: il portafoglio è rimasto chiuso. O, in alcuni casi, è stato aperto, ma acquistare su internet: “Pensi che alcune clienti provavano le scarpe Rucoline da noi e ci dicevano che le avrebbero acquistate nei siti”. Web “killer”, ma non solo: “Le ditte hanno preteso sempre ordini alti, riuscivamo a vendere solo durante i saldi. Non c’è più mercato, abbiamo avuto solo perdite. Per tanto tempo non abbiamo avuto lo stipendio, e nemmeno utili”. Quindi, dopo quattro decenni, la decisione: liquidazione e chiusura.
“Abbiamo pagato un affitto mensile di mille euro per quaranta metri quadri”, racconta la Montecchi. Cosa arriverà al posto di Hit? Difficile dirlo, ma la 67enne fa una profezia che potrebbe essere davvero facile: “Siamo affiancati da pizzerie e alimentari…”. Tuttavia, “non abbiamo nemmeno provato a vendere l’attività. Tanti anni fa, quando uno investiva in un negozio, c’era sempre la buonuscita, una sorta di liquidazione. Ora, invece, ognuno può pure vendere ciò che gli pare. Hanno liberalizzato tutto, la nostra clientela è sempre stata di una certa età e di un certo ceto, non ragazzine”, chiosa la commerciante. Ok. Ma, oggi, su internet si acquista di tutto: “Le scarpe da ginnastica, non quelle con i tacchi, vanno misurate”.











