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Un mese senza risposte per i precari. Dopo oltre un mese di presidio sotto il palazzo del Consiglio regionale i precari delle Province proseguono la loro protesta. Tutti coloro che passano davanti vedono le loro magliette stese sul filo del bucato. Su ognuna di esse è disegnato un fantasma e sono indicate le diverse tipologie contrattuali che hanno caratterizzato il loro percorso lavorativo, dal 1998 ad oggi. Per ultimo un capo intimo, a indicare che sono rimasti “in mutande”. In un manifesto precisano che questa situazione è stata il frutto della gestione di diverse amministrazioni di qualsiasi colore politico, che non hanno voluto trovare una soluzione. Nonostante il calo delle temperature e la riduzione del numero dei partecipanti a causa delle malattie di stagione, sono decisi a proseguire la loro protesta fino a quando non saranno reintegrati nel loro posto di lavoro.