Il Vice Sindaco Giorgio Angius ha incontrato, questa mattina, il Console Generale del Regno di Marocco Jniyene Abdelhaq in visita di cortesia. Il diplomatico, accompagnato dal funzionario del Consolato Generale di Roma Farid Belaich, è in città in occasione dell’organizzazione di un Consolato mobile a favore dei cittadini marocchini residenti a Cagliari.
Il temporaneo servizio consolare è stato allestito al Palazzo Civico di via Roma e resterà aperto dalle 9 alle 18 di domenica 31 ottobre.
Molti i cittadini marocchini in attesa all’ingresso già dal primo mattino, per sbrigare la documentazione a loro necessaria, dal rinnovo di visti, a carte di identità, pratiche anagrafiche e di Stato civile, senza la necessità di doversi recare a Roma per poterlo fare.
“La popolazione marocchina residente in Sardegna – ha voluto sottolineare il Console Generale – è pacifica e laboriosa ed ha trovato una sistemazione nell’isola con grandi vantaggi. Un piacere nel risiedere qui anche in relazione alle tante similitudini tra i due popoli mediterranei, dalla gastronomia agli usi”.
Il diplomatico ha auspicato un maggiore scambio con il suo paese, esperienze che possono essere produttive in campo turistico, agricolo o universitario. Ed ha anche manifestato l’intendimento da parte del Marocco di creare una linea marittima con la nostra regione con intenti turistici e commerciali.
Il Vice Sindaco Giorgio Angius ha ringraziato il Console Generale Jniyene Abdelhaq per la cortese e gradita visita ed ha garantito “la massima collaborazione ed assistenza ai cittadini marocchini residenti in città, auspicando una sempre maggiore integrazione con una comunità pacifica e lavoratrice.” Ha voluto inoltre assicurare il massimo interesse per migliorare i rapporti commerciali con il Marocco, dandosi un appuntamento a breve per discutere dei vari comparti che possono essere particolarmente coinvolti in questi proficui rapporti di scambio e collaborazione.
La comunità marocchina conta in Sardegna circa 4.300 persone delle quali circa 570 residenti a Cagliari. Sono dislocati in gran parte del resto della regione perchè prevalentemente occupati nel settore agricolo.









