La corsa folle di Corallo dall’angolo tra il Largo Carlo Felice e via Roma, sino alla stazione dei treni di piazza Matteotti, incluso lo schianto con un altro cavallo, resterà a lungo nella memoria dei fedeli di Sant’Efisio. Quanto accaduto ieri a Cagliari, a pochi minuti dall’arrivo del cocchio del martire guerriero, è stato un fuori programma non previsto. L’animale ha sfiorato un gruppo di fotografi, solo per una questione di centimetri nessuno è rimasto ferito. Per fortuna, è rimasto illeso anche il miliziano che lo stava cavalcando, Roberto Ibba, per tutti Roby, muratore 36enne di Selargius, molto devoto: “Le colpe della caduta? I petali della ramadura che hanno fatto scivolare Corallo, poi il rumore del vento sui tendoni delle tribune e il rumore del mio fucile rimasto incastrato tra la staffa e la stella l’hanno ulteriormente impaurito”, racconta, in esclusiva a Casteddu Online, Orrù.
Sia lui che Corallo, “ma anche l’altro cavallo e l’altro cavaliere colpiti in pieno durante la galoppata di Corallo”, stanno bene. “Chiedo scusa a tutti, personalmente non ho avuto paura”, osserva. “Corallo ha diciotto anni e lo cavalco da dieci, non era mai successo nulla di simile. Saremo nuovamente insieme, io e lui, la sera di giovedì 4 maggio, al ritorno di Efisio”. Sperando che la cavalcata sia trionfale e senza intoppi dall’inizio alla fine.









