Cagliari, i tavolini non bastano in piazza Galilei: “Senza eventi sarà sempre un mortorio”

Il Comune promette l’aumento delle concessioni anche nella piazza di San Benedetto, i ristoratori ringraziano e rilanciano: “Concerti e spettacoli, sennò verranno sempre i pochi anziani del rione. Perchè non pedonalizziamo qualche lato e leviamo le auto?”


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Tavolini in più, sia sul marciapiede sia nella nuova piazza Galilei. L’annuncio è del sindaco Paolo Truzzu per cercare di dare una mano ai ristoratori in crisi per le nuove regole sulle distanze dettate dall’emergenza Coronavirus. E lì, ai lati della piazza cagliaritana, c’è una gelateria, tre locali food e uno storico ristorante. I titolari ringraziano per l’aumento delle concessioni ma rilanciano: “Servono anche eventi per animare una piazza che, da troppo tempo, è morta. Qui vengono solo gli anziani del rione, bisogna creare qualcosa che attiri le persone anche dalle altre zone della città”. Insomma: ben vengano i tavolini, ma non bastano. Fabrizio Fenu, 40 anni, da un anno gestisce una gelateria: “Favorevole ai tavolini in più, soprattutto per recuperare gli spazi e valorizzare la piazza per il futuro. Ho dovuto levare la metà delle panche esterne”, dice Fenu, “servono però anche eventi, qualche artista che suoni o che esponga le sue opere. No agli assembramenti, ma un intrattenimento aiuterebbe tantissimo. Le auto parcheggiate ai lati? Sarebbe meglio senza ma non disturbano, la piazza è grande”.

Altro pensiero, invece, quello di Francesco Caddeu, titolare da decenni di un ristorante: “Dentro il locale ho perso quindici posti, i tavolini fuori sarebbero un vantaggio, però comporterebbero anche delle difficoltà”, sostiene. “le auto passano davanti al ristorante, sarebbe meglio pedonalizzare almeno questo lato per poter offrire un buon servizio ai clienti. Piazza Galilei va riqualificata, viene solo gente del quartiere ed è abbandonata. Eventi? Sì, ma non il mercatino, hanno provato ma non è andato. Bisogna portare giovani, puntiamo sulla musica”.


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