L’esercito dei ragazzi che non mollano. L’incubo di 400 cagliaritani con il post di lavoro in bilico a WindTre. E uno spettacolare flash mob di protesta, ieri a Marina Piccola a Cagliari. Una vertenza che continua, perchè le rassicurazioni fornite nei giorni scorsi dall’azienda non hanno convinto del tutto nessuno. la protesta continua, aspettando certezze. No alle esternalizzazioni: “Siamo lavoratori Windtre, l’azienda nata dalla fusione tra Wind e Tre.
Siamo coloro che nelle pubblicità patinate sono belli e giovani, hanno una cuffia in testa e rispondono con un bel sorriso a voi clienti.
La realtà, però, è un po’ diversa. Non siamo più tanto giovani, abbiamo famiglie, figli, mutui da pagare. Siamo lavoratori che con impegno e professionalità risolvono problemi, gestiscono reclami, si prendono ogni tanto qualche insulto e molti complimenti.
Facciamo parte dell’azienda che si vanta di essere il primo operatore di telefonia mobile in Italia. Un’azienda che è pronta ad investire 7 miliardi di euro nei prossimi anni, che ha tutti gli indici economici e finanziari positivi, ma…
…ma ci hanno detto che noi per loro, da oggi, siamo un costo che non possono più permettersi. Per resistere in un mercato sempre più competitivo, ci prendono e ci vendono ad una società più piccola e, al momento sconosciuta, che garantirà la continuità occupazionale fino a quando il mercato (sempre lui!) non li “costringerà” a mandarci a casa”.