C’è una grossa falla nel sistema della sanità, quella distante dagli ospedali sardi ingolfati tra attese infinite e vari caos. È quella della fornitura dei presídi per i malati che si trovano bloccati a letto o, bene andando, accuditi da figli e parenti. I pannoloni non vengono più forniti dalla ditta Santex, che opera per conto dell’Ats: ritardi su ritardi nelle consegne, quando si è fortunati. Ma ,in tanti casi, c’è chi attende la nuova scorta da prima dell’inizio dell’estate. Deborah Caredda, di Quartu, ha il padre invalido totale, Antonio, settantadue anni: “Il nostro incubo dura dallo scorso quattro giugno. Fornitura saltata e mai recuperata. La Santex dice che ci ha inviato i panni con il corriere, ma a casa non si è mai presentato nessuno”, racconta. “Mia madre, poi, non lascia mai da solo papà. Ho fatto numerose segnalazioni alla ditta, mi sto affidando alla carità di altre persone che hanno ancora scorte di pannoloni”. E, spesso, si tratta di chi deve fare i conti con il dolore di aver perso il proprio caro. “Mio padre ha bisogno di sei pannoloni al giorno, non sappiamo più dove sbattere la testa”.
Un’altra storia simbolo di ritardi mostruosi nella fornitura dei panni arriva da Giuliana Mallei, 55 anni. La mamma, Maria Bruna Ena, ne ha ottantotto: “La ditta che ha vinto l’appalto per la fornitura dei panni, la Santex, inspiegabilmente parrebbe aver interrotto la fornitura a tutti i pazienti disabili. Le persone chiamano il numero verde, risponde una voce registrata che dice di attendere per non perdere la priorità acquisita. L’impiegato di riferimento che fa servizio a Decimomannu, una volta a settimana, gentilissimo, prende tempo e addirittura promette panni in omaggio per il disagio”, denuncia la Mallei. “Ho scritto una email Pec alla Asl di Cagliari, sono stata ricontattata da quella di Decimomannu. Ma chi lavora qui è solo l’ultima ruota del carro che non ha nessun potere. Addirittura mi sono sentita dire che per mia mamma, in data 30 giugno, avremmo rinunciato a vita alla fornitura dei panni. Ma quando mai??
Infine si cerca di addossare la colpa ai corrieri che lavorano come matti e consegnano anche di domenica. Dopo un mese e mezzo di attesa mi è arrivata la nuova scorta. La prossima sarà a settembre, spero davvero che non siano più ritardi”.









