Il punto lo indicano con la massima precisione, poco oltre le strisce pedonali. Lì, sino a ieri mattina, c’era una buca che, dopo l’incidente capitato ad Andrea Giambroni, è stata tappata. E chissà sino a quando resisterà. Intanto, c’è un 40enne in Rianimazione al Brotzu, ancora in condizioni disperate. Caduto dal suo monopattino elettrico dopo avere centrato un fosso in una strada che percorre ogni giorno per raggiungere o lasciare il suo posto di lavoro, l’alimentari di via Sonnino. Nicola Pica è stato tra i primi a soccorrerlo: “Mi sono avvicinato, aveva addirittura perso l’orologio. L’ho raccolto e l’ho dato a uno dei soccorritori. Sono state delle scene terribili”, racconta. “E il problema delle buche non è solo qui in via XX Settembre, ma in tutta la città. Anzi, qui ancora un po’ ci salviamo”. Ma non è certo con paragoni tra chi è messo peggio che si può cambiare rotta e si possono salvare vite. “Spero davvero che Andrea si salvi”.
Pensiero condiviso da un altro negoziante, Hoafei Fu: “Ieri ho visto le ambulanze e mi sono avvicinato. Andrea si è fatto molto male”, spiega, facendo capire che lo conosce molto bene visto che lo chiama per nome. “Qui dovrebbero fare dei lavori seri e anche garantire dei passaggi per le bici e i monopattini”. Le corsie, in effetti, ci sono, ma solo nei primi metri di via XX Settembre. Poi, o si passa sopra il marciapiede o nel traffico spesso impazzito, in una strada con ancora tanti avvallamenti e fossi tappati in una maniera tutt’altro che definitiva”.