Questione di ore, poco più di due. L’aula magna e il laboratorio di lingue nel corridoio al piano terra, del caseggiato di via Trentino, sono crollate alle ventidue. “Sino a poco prima delle venti c’erano lezioni, ogni giorno ci sono decine di studenti che frequentano corsi”, spiegano due universitari, rappresentanti di facoltà, tra i primi ad arrivare dopo i crolli. I due cercano di tranquillizzare i colleghi, “non ci sono feriti, siamo tutti vivi” ma, allo stesso tempo, spiegano che non era mai emersa nessuna criticità e che l’edificio, che aveva ospitato in passato la facoltà di Geologia, non era mai stato chiuso. Ad essere preoccupati, ovviamente, anche i genitori di chi ha iniziato da meno di un mese il nuovo anno universitario, madri e padri che hanno seguito tutti gli aggiornamenti su Casteddu Online anche nella diretta Facebook, tirando un sospiro di sollievo solo quando è stato appurato che non ci fossero feriti. “Fino alle 20 c’erano almeno un centinaio di studenti, compresa mia figlia), tutti gli addetti e docenti. Solo l’orario ha evitato una strage”, racconta Emanuela Vallascas. “Mia figlia aveva terminato la lezione alle 19:30. Un miracolo”, aggiunge Carla Lecca. “Poteva essere una strage, non si può”. In tutto il polo di via Trentino hanno girato, sino a tardi, decine di studenti, i fuori sede che vivono nella casa principale, che si trova a poche decine di metri dal caseggiato crollato. La rabbia c’è, comunque, ed è tanta. Qualche crollo, seppur più lieve, era avvenuto in passato nella mensa e anche nella stessa casa dello studente, con la caduta del controsoffitto. Stavolta il bilancio del danno è nettamente più grave.
Ecco perché per domattina, alle 10:30, è stata organizzata una manifestazione di protesta in Rettorato: “Non possiamo rischiare la vita a lezione”, ad organizzarla sono gli stessi universitari e universitarie di Reset Unica: “Questa sera è crollata l’aula Magna in via Trentino, dove si stanno svolgendo da pochi mesi le lezioni di lingue, e oggi fino alle 19:30 molti e molte colleghe avevano lezione. Siamo attoniti, spaventati senza parole, per quello che è successo e che sarebbe potuto succedere. Domani manifesteremo per il diritto allo studio senza il rischio di morire schiacciati da delle macerie mentre facciamo lezione. Aspettiamo notizie sulla sospensione di tutte le attività, ma intanto vi esortiamo a non recarvi in facoltà”.











