Controlli delle fiamme gialle al porto e all’aeroporto di Cagliari: trovata a bordo di un’auto una tartaruga, conchiglie e ciottoli di mare. Denunciato un 45enne e sanzionate quattro persone.
Tra i compiti demandati alla Fiamme Gialle in servizio presso i varchi doganali, i cosiddetti controlli CITES sul commercio internazionale di specie della fauna e della flora in via d’estinzione: un’attività di monitoraggio sull’eventuale trasporto non autorizzato di elementi propri dell’ambiente naturale, per i quali esiste un preciso sistema di tutela.
E proprio durante uno di questi controlli, al porto del capoluogo, l’attenzione dei Finanzieri è stata attirata da una piccola scatola di cartone posta su un sedile dell’autovettura che presentava dei fori sul coperchio: al suo interno era custodita una tartaruga, un esemplare protetto di Testudo Marginata (più comunemente conosciuta come Tartaruga sarda), riguardo al cui possesso, il proprietario dell’autoveicolo, sprovvisto di alcuna licenza o certificato, ha detto di averla trovata sul ciglio della strada durante una passeggiata.
Per il soggetto controllato, un 45enne calabrese, è scattata la segnalazione alla locale Autorità Giudiziaria per violazione delle disposizioni in materia di commercio e detenzione di esemplari di fauna e flora minacciati di estinzione; l’animale è stato invece affidato alle cure di una clinica veterinaria del capoluogo.
Presso l’aeroporto, inoltre, in diversi distinti controlli sono state intercettate complessivamente 253 conchiglie, 12 ciottoli di mare e 700 grammi di sabbia, materiale illecitamente prelevato da quattro turisti: 92 conchiglie della spiaggia del Poetto da parte di una 66 polacca, 64 conchiglie dalla spiaggia di San Giovanni in Muravera ad opera di un 60enne lombardo, 97 conchiglie e 12 ciottoli di Mari Pintau da parte di un polacco di 39 anni e 700 grammi di sabbia della spiaggia di Cabras riposti all’interno di una bottiglia di vetro da parte di una francese classe 1967. I quattro turisti, in procinto di imbarcarsi per fare rientro a casa, sono stati destinatari di una sanzione amministrativa, pari, nel massimo a 3.000 per ciascuno.










