La seconda giunta regionale convocata per domattina deciderà il nome di chi guiderà il comune di Cagliari fino alla nuova amministrazione comunale, traghettando la città alle elezioni dell’8 e 9 giugno dopo l’addio di Paolo Truzzu, sconfitto alle regionali da Alessandra Todde. E sarà proprio la presidente 5 stelle a decidere chi indicare, il nome sarà condiviso con la sua giunta e, come da prassi, indicato dall’assessore degli Enti Locali.
Cagliari, sporca, malconcia e abbandonata a se stessa e ai suoi cantieri, vivrà così altri mesi di ordinaria amministrazione, ovvero di atti solo necessari. Un passaggio burocratico necessario dopo che Truzzu ha mollato l’idea del secondo mandato, pur avendo più volte annunciato di volersi ricandidare, e ha preferito lanciarsi verso la presidenza della Regione, perdendo. Ovvia la scelta: 5 anni da consigliere regionale e super stipendio piuttosto che tre mesi ancora da sindaco e poi tornare al lavoro da dipendente comunale.
Prima della giunta, Todde sarà presente alla presentazione ufficiale della candidatura di Massimo Zedda a sindaco per il Campo largo, alle 10.30 in via Emilia a Cagliari. Ieri l’investitura ufficiale, con il veto dei 5 stelle – che finora, va ricordato, hanno governato con tutti i partiti del parlamento compresa la Lega ma ora dettano regole sul trasformismo invocando coerenza – per Azione, + Europa e Progetto Sardegna. “Mai con chi ci ha attaccati in campagna elettorale”, dicono i grillini, escludendo categoricamente che mai ci possa essere un’alleanza con Soru e i suoi. Una posizione assolutistica ma non condivisa dal Pd, che invece non esclude una riflessione per capire se e quali margini ci possano essere per allargare ancora la coalizione.











