Cagliari, con la crisi del Covid boom delle cremazioni: “Costano molto meno delle tumulazioni e sono più igieniche”

Cagliaritani meno timorosi e spinti anche dal risparmio, sono ben 1661 le salme cremate nell’ultimo anno nel camposanto di San Michele. L’assessora con la delega ai Cimiteri, Rita Dedola: “È la pratica più diffusa in tutto il mondo, e garantisce anche un maggiore rispetto dell’igiene”. E il Comune spinge ancora di più sulle cremazioni con filmati e banner “per sfatare pregiudizi e stereotipi”. GUARDATE le VIDEO INTERVISTE


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Possono essere raccolte in un’urna e custodite nel cimitero o in casa propria. Ma anche disperse in natura, nella terra, nel mare, nei fiumi e nei laghi. Sono le ceneri dei cari defunti. Tutto dipende dalle loro volontà testamentarie, oppure, in mancanza di quelle, dai familiari che al posto della sepoltura tradizionale scelgono di avvalersi del servizio di cremazione proposto dal Comune di Cagliari. Già attivo da una quindicina d’anni e prossimo al potenziamento il servizio risponde a quelle che sono le richieste dei cittadini. “Una scelta quella della cremazione che nel corso di questi anni è aumentata notevolmente. Abbiamo avuto tra il 2019 e il 2020 un incremento del 25% di persone, di famiglie che hanno optato per questa soluzione”, ha spiegato il sindaco Paolo Truzzu. Perciò, “pensiamo che sia un’opportunità – ha concluso il primo cittadino – spiegare esattamente come funziona la pratica della cremazione, come si può fare e come avviene, per lasciare la libera scelta ai cittadini”.
Con lo slogan “Una scelta che non muore mai”, stamani il Comune ha dunque lanciato una campagna informativa ad hoc, con video e banner da diffondere principalmente attraverso canali online e social. “Promuoviamo – ha rimarcato l’assessora Rita Dedola – ciò che è già previsto dalla legge regionale in materia. L’intento è anche sfatare gli stereotipi e i pregiudizi sulla cremazione, informando i cittadini sulla sua bontà e convenienza: è consigliata dal punto di vista igienico-sanitario, viene consentita anche dalla Chiesa Cattolica ed è la pratica funebre che riduce maggiormente i costi per i singoli e per la collettività”. Il presidente del consiglio Edoardo Tocco ha parlato invece di “passo importante per l’Amministrazione comunale e tutta la comunità anche per ciò che concerne la razionalizzazione degli spazi cimiteriali”.