Niente domiciliari per Claudio Gulisano, il 44enne resta in carcere con l’accusa di duplice omicidio volontario per aver ucciso gli anziani genitori, Luigi Gulisano e Marisa Dessì di 79 e 82 anni, avvelenandoli con il nitrito di sodio mescolato allo zucchero usato per la colazione la mattina del 4 dicembre.
Secondo la giudice per le indagini preliminari Ermengarda Ferrarese non solo ci sono gravi indizi a suo carico, ma esiste anche il pericolo di fuga: l’uomo, figlio minore della coppia, è infatti sposato con una donna ucraina e secondo gli inquirenti potrebbe chiedere rifugio proprio ai genitori della moglie.
Gulisano, secondo quanto ricostruito finora, avrebbe avvelenato i genitori per entrare in possesso di denaro, perché schiacciato dai debiti dopo il fallimento del market che loro stessi gli avevano regalato. Nelle mattine del 4 e 5 dicembre, quando i due anziani erano già morti, risultano due bonifici in suo favore di circa ventimila euro.
L’uomo è stato incastrato dai filmati delle telecamere e da una super testimone che ha detto di averlo visto entrare in casa dei genitori il 5 mattina, mentre lui aveva sempre negato di esserci andato. Nella notte fra il 30 e il 31 dicembre, dopo sei ore di interrogatorio, è scattato il fermo. Oggi, nell’interrogatorio per la convalida del fermo, Gulisano si è avvalso della facoltà di non rispondere.











