Anche a Cagliari, come nel resto del paese, i canoni di locazione, rispetto al primo trimestre 2013, hanno registrato una diminuzione dei valori: nel capoluogo sardo seppur lievi si tratta del -1,40 % per quanto riguarda i monolocali, il -0,6% per i bilocali, e il -2,3% per trilocali.
Questa tendenza al ribasso, simile in tutta Italia, è dovuta alla minore disponibilità di spesa dei potenziali affittuari. Secondo l’indagine svolta da Tecnocasa, coloro che alimentano la domanda di immobili in affitto, sono persone che non riescono ad accedere al mercato del credito: primi fra tutti i giovani, i monoreddito e gli immigrati. A questi si aggiungono poi gli studenti e i lavoratori fuori sede.
Inoltre, sempre da questa ricerca si evince che coloro che cercano casa in affitto per il 40,6% ha un’età compresa tra 18 e 34 anni, il 32,0% tra 35 e 44 anni. Il 46,6% sono single, il 39,5 % coniugati, l’11,2% separati. Il 56,4% lo fa per trovare l’abitazione principale, seguono coloro che si trasferiscono per lavoro (37,8%) ed, infine, per motivi di studio cercanDo casa vicino alla sede della facoltà frequentata (5,8%).
Per quanto riguarda Cagliari, a Is Mirrionis, Monteclaro, Mulinu Becciu, è la presenza delle facoltà di Ingegneria, Economia, Lettere, Lingue e Psicologia ad alimentare il mercato degli affitti.
A Villanova sul mercato delle locazioni c’è una buona domanda, proveniente soprattutto da studenti e trasfertisti, a cui fa seguito la presenza di famiglie.
Un altro dato che che emerge dallo studio diffuso da Tecno Casa è che rispetto al semestre precedente si nota una diminuzione della percentuale di coloro che cercano casa per motivi di studio e di lavoro. La spiegazione, potrebbe essere una diminuita mobilità dovuta all’aumento della disoccupazione, a una notevole riduzione degli iscritti alle università italiane e al fatto che gli studenti scelgano università più vicine alla regione di origine.
Per quanto riguarda le tipologie di contratto di locazione, quello più praticato è il canone libero (4+4), seguito dal concordato e poi da quello ad uso transitorio.
In ultimo, secondo tale studio, si registra anche un aumento della rigidità dei proprietari, che richiedono maggiori garanzie sull’affidabilità dell’inquilino (busta paga, contratto a tempo indeterminato) e la continuità dei pagamenti dei canoni di locazione.
Ma anche i potenziali locatari sarebbero sempre più esigenti nella ricerca dell’immobile preferendo soluzioni di “qualità”, ovvero a riguardo dello stato dell’immobile e anche la qualità dell’arredamento, la presenza di ambienti luminosi e di servizi in zona. La presenza del riscaldamento autonomo è apprezzata perché consente una riduzione dei costi condominiali.