Ha preparato la lista della spesa, ieri, è uscita di casa insieme a sua figlia e si è recata in uno dei market più vicini alla sua abitazione, nel rione cagliaritano di Villanova. Florentina Ruiu, interprete linguistica per il ministero della Giustizia, 30 anni, ha però rischiato di tornare indietro a mani vuote. La donna ha contattato la nostra redazione per raccontare ciò che le è successo: “Mio marito è lontano per motivi di lavoro, vivo da sola con la mia bambina. Quando sono arrivata davanti al supermercato, verso le 17, nella zona di via Sonnino, ho fatto mezz’ora di fila e, al momento di entrare, la guardia mi ha detto che mia figlia doveva restare fuori. Sono rimasta sbigottita”, racconta la Ruiu. “Sia io sia lei avevamo guanti e mascherine ed eravamo state, nelle scorse settimane, in altri market e pure al mercato civico di San Benedetto: non eravamo mai state bloccate”. La donna spiega di aver fatto notare al vigilante che “era assurdo lasciare mia figlia fuori con un estraneo. Pur con tutto il rispetto, quale genitore lascerebbe il proprio figlio piccolo con qualcuno che non conosce?”.
C’è stato un vivace scambio di battute e, poi, la trentenne, ha notato “un agente della polizia Municipale, in moto, vicino al market. Mi sono avvicinata e gli ho spiegato la situazione, lui è andato dentro e, dopo un minuto, è riuscito a farmi entrare. Lo ringrazio, se non fosse stato per lui non avrei potuto comprare latte e merendine per la mia bambina”. Ma alla Ruiu rimane comunque l’amaro in bocca: “Trovo che sia ingiusto che si vieti l’ingresso in un supermercato a un genitore che, al momento, vive solo. Dove dovremmo lasciare i nostri figli piccoli? A casa da soli?”. C’è comunque l’opzione della spesa a domicilio: “Per due litri di latte, pane, un po’ di carne e merendine? Devi raggiungere una certa cifra, sennò non te la consegnano. E poi, ripeto, ho già fatto la spesa una settimana fa e quindici giorni fa in altri market e al mercato civico, insieme a mia figlia, senza nessun problema”.










