“Tornate a frequentare la nostra chiesetta. O rischiamo di chiudere dopo 400 anni”. L’appello ai confratelli e consorelle dell’antica Arciconfraternita della Solitudine è del presidente Domenico Corso. Il dirigente del sodalizio religioso di Villanova, attivo nella chiesa di San Giovanni, quello che ogni Venerdì Santo realizza una delle processione più suggestive della Settimana Santa (il simulacro di Gesù portato in Cattedrale) lancia l’allarme sui Facebook.
“Cari Confratelli e Consorelle, sappiamo tutti quel che abbiamo vissuto, e soprattutto quel che stiamo vivendo in questo contesto storico, momenti drammatici che hanno stravolto le nostre abitudini”, scrive Corso, “nel giro di pochi anni siamo passati dalla routine quotidiana a eventi straordinari a cui mai avremmo pensato di assistere con limitazioni di ogni tipo: divieto di uscire di casa, il Covid, la guerra in Ucraina, con conseguenze restrittive energetiche, divieti di ogni sorta (anche per andare a fare la spesa)l, stadi vuoti, eventi sociali sospesi, scuole chiuse, lavoratori a casa in “smart working”, studenti che hanno seguito le lezioni con il pc da casa, strade, piazze e soprattutto chiese deserte di cui “quella della beneamata chiesa di San Giovanni. Purtroppo da troppo tempo la casa dei Confratelli e delle Consorelle viene poco frequentata, e per tale motivo mi rivolgo a voi con un accorato appello: non permettete che gli eventi avversi cancellino 400 anni di storia al servizio del Nostro Signore, e perché no, a tutti i fedeli cagliaritani. Dolorosamente mi permetto di denunciare questa triste situazione affinché chi ha cuore alle sorti del nostro sodalizio ritorni a frequentare la nostra chiesetta. Il sabato sarebbe di solito dedicata alla Messa sociale, oggi si è ridotto a una messa per pochi intimi, cari Confratelli e Consorelle, così non va. Per questo motivo rischieremo di chiudere. Con la speranza che il mio grido di aiuto giunga ai vostri cuori, e alla vostra sensibilità che vi ha sempre contraddistinto e contando sul vostro senso di appartenenza”.










