C.A. ha 68 anni e gli ultimi dieci li ha trascorsi nel reparto “Fragilità” del centro, anzi nell’ex centro, di Solidarietà Giovanni Paolo II di viale Sant’Ignazio. Un passato difficile, reso ancor più complicato da 4 ictus e altri problemi di salute che l’hanno costretto a muoversi con l’aiuto di una carrozzina a rotelle. C.A. passa ore in viale Sant’Ignazio a guardare la tv e quando parla e racconta la propria storia piange, come ben sanno i suoi compagni di reparto e i volontari che lo accudiscono.
Nella notte tra venerdì e sabato è stato svegliato poco dopo la mezzanotte e mezza. Alla porta del reparto Fragilità si sono presentati gli agenti della polizia municipale (due pattuglie). I suoi compagni di stanza sono stati “buttati giù dal letto” (raccontano i volontari), ma lui, invalido non poteva alzarsi. Così gli agenti gli hanno notificato a letto il foglio che gli intima lo sgombero entro il 28 settembre e che lo invita a recarsi negli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali per trovare una soluzione. Foglio notificato anche agli altri anziani invalidi del reparto: uno dei quali, raccontano i volontari, ha scagliato il foglio contro i vigili urbani. È successo a Cagliari qualche giorno fa e la vicenda scuote ancora oggi la struttura di viale Sant’Ignazio, ormai, oltre che fatiscente, completamente abbandonata.
“L’Asarp ha parlato di “vicenda drammatica” e di malati e sofferenti trattati “da criminali”. “E’ incredibile”, spiegano gli altri volontari che si trincerano dietro l’anonimato, “mai visto nulla del genere”. Ed è grande la preoccupazione per il futuro. “So che per i nostri ricoverati hanno progetti solo da qui a tre mesi. Dopodiché? Che ne sarà di loro? Lo chiediamo agli uffici comunali, ma nessuno ci dà risposte”.
Nessuno sa se la struttura di viale Sant’Ignazio riaprirà alla conclusione dei lavori. E anche la mensa della Caritas (tre turni di pasti al giorno per centinaia di persone quotidianamente), secondo i bene informati, avrebbe i mesi contati.











