Un mese e mezzo di lavori per rimuovere tutte le canne dal Poetto, arrivate sull’arenile tra dicembre e gennaio. E, con l’occasione della pulizia, anche qualche nuovo accorgimento per proteggere tutta la spiaggia di Cagliari. Ad annunciare le novità è l’assessore comunale dell’Igiene del suolo Alessandro Guarracino: “Abbiamo lavorato speditamente per rimuovere le masse vegetali che si erano depositate, il lavoro è stato svolto in maniera molto accurata con una particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e per restituire ai cittadini il Poetto, con la spiaggia fruibile. Sono stati rimossi 35 tonnellate di canne e mezza tonnellata di plastica”. Guarracino spiega anche che “alcuni cumuli di posidonia sono stati ridistribuiti sulla spiaggia per creare una protezione delle dune, proprio per un palese intento di riqualificazione”.
Ci sono voluti 40 giorni, 20 operai e un gran da fare dell’Ufficio Igiene del suolo. Ma alla fine le 35 tonnellate di canne spiaggiate al Poetto a inizio d’anno, tra Marina Piccola e La Bussola, sono state tutte rimosse.
“L’intervento è stato realizzato con perizia e il preciso obiettivo di restituire la spiaggia ai cagliaritani”, spiega sindaco Paolo Truzzu. Con la pandemia del Covid-19 ancora in corso, “sappiamo tutti che per questa stagione estiva le regole saranno particolari. La spiaggia – ha però assicurato il sindaco – resterà come sempre libera. Non si pagherà per entrare, ma bisognerà rispettare alcune prescrizioni che saranno definite con la Regione, in un quadro generale”.
E, dalla settimana prossima, “via alla pulizia quotidiana di tutta la spiaggia del Poetto, le operazioni saranno svolte dagli operatori della De Vizia.
All’incontro coi giornalisti chiamati a raccolta sull’arenile davanti al Cavalluccio Marino anche il dirigente Roberto Montisci e Raffaele Onnis, nella veste di presidente della Commissione Politiche del mare e Ambiente. “Il Poetto – ha rimarcato il consigliere comunale – rappresenta un’importante tassello paesaggistico-ambientale ed economico per la città. E considerata l’esperienza fatta in occasione di un fenomeno naturale considerevole, come è stato lo spiaggiamento delle canne, l’auspicio è che in futuro si possano individuare degli strumenti attuativi con cui l’Amministrazione comunale possa intervenire sollecitamente”.










