di Enrico Marras. presidente Comitato Runore No Grazie
La mancanza di una politica economica spazza via a Cagliari 1.200 posti di lavoro e 633 imprese nella ristorazione e nell’artigianato.
Un’amara realtà sotto il luccichio degli orpelli: la perdita di centinaia d’imprese e di posti di lavoro. La cruda e nuda realtà dei numeri non lascia addito alcuno a interpretazioni ambigue o tortuose.
Negli anni 2012-2016 (primo trimestre), gli anni della Giunta Zedda, nei settori della ristorazione e dell’artigianato Cagliari ha perso 633 imprese e non meno di 1.200 posti di lavoro.
Ecco nella loro dolorosa realtà i dati dell’Ufficio Statistiche della Camera di Commercio:
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Imprese Settore Attività dei Servizi di Ristorazione |
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Anno |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Differenza |
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2011 |
48 |
79 |
31 |
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2012 |
54 |
85 |
31 |
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2013 |
47 |
74 |
27 |
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2014 |
40 |
95 |
55 |
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2015 |
31 |
114 |
83 |
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2016 |
7 |
19 |
12 |
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Totale |
227 |
466 |
239 |
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Imprese Settore Artigianato |
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Anno |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Differenza |
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2011 |
156 |
255 |
99 |
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2012 |
174 |
210 |
36 |
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2013 |
130 |
208 |
78 |
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2014 |
120 |
208 |
88 |
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2015 |
143 |
211 |
68 |
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2016 |
37 |
62 |
25 |
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760 |
1154 |
394 |
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Questi numeri, eloquenti più di ogni discorso, testimoniano il fallimento assoluto dell’Assessore alle Attività Produttive Barbara Argiolas e del Sindaco Massimo Zedda che hanno amministrato la città senza un barlume di politica economica.
Nel settore della ristorazione, “fiore all’occhiello” dell’Amministrazione civica, i danni sono sotto gli occhi di tutti: concentrazione irresponsabile nei quartieri di Marina e Stampace di pubblici esercizi con conseguente insostenibile inquinamento acustico, disseminazione di tavoli autorizzati in palese violazione della Legge quadro contro l’inquinamento acustico, desertificazione dei quartieri periferici e fuga dalla città dei residenti. Una scelta sconsiderata che ha determinato (gennaio 2015) la condanna del Comune per disastro ambientale da rumore, Sentenza passata in giudicato, e fatto nascere l’obbligo di Piani di risanamento Acustico per Stampace e Marina il cui mancato adempimento sta spalancando le porte al commissariamento del Comune da parte della Regione. Come richiesto dal Comitato Rumore no Grazie. Ma non si può non rimarcare che la Regione è gravemente in ritardo nell’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla normativa di merito sia nazionale che regionale. Poteri che avrebbe dovuto esercitare già nel 2014 e nel 2015.
Nel settore dell’artigianato, in cinque anni, non una idea non una proposta. Il comparto per la prima volta dopo diversi decenni scende sotto il numero di 3 mila imprese.
Mille e duecento posti di lavoro persi: è come se a Cagliari avesse chiuso i battenti una grande fabbrica. Se le cose si fossero svolte così, ci sarebbe stata una rivoluzione in città. Ma le piccole imprese muoiono in silenzio, senza clamori e spesso nell’indifferenza di chi dovrebbe provvedere.
Forse la città potrà annusare qualche fiordaliso in più, il che non è male, ma un fatto è incontestabile: Zedda e la sua Giunta come inquinatori e potatori di imprese e di posti di lavoro si sono dimostrati maestri insuperabili.











