Una 15enne è stata investita sulle strisce pedonali rialzate davanti alla scuola De Sanctis di Cagliari, in via Cornalias. La giovane stava uscendo dall’istituto quando è stata travolta da una Fiat, guidata da una donna, che si è subito fermata per prestarle i primi soccorsi. Sul posto è poi arrivata un’ambulanza del 118 e, visti i dolori e le ferite, la giovanissima è stata trasportata all’ospedale Brotzu. Lì un altro dramma, il secondo in poche ore, legato ai tempi di attesa prima di essere presi in carico e visitati. “Sei ore di attesa, mia figlia dolorante buttata in un lettino senza ricevere nessuna indicazione”. La piccola, stando al racconto della madre, S. M., si è lamentata più volte: “Tra dolori al collo, alla schiena e alla testa l’attesa è stata folle e snervante. Si capisce che il personale medico non è sufficiente e che, quindi, qualcuno ai piani alti dovrebbe assolutamente fare qualcosa di concreto”. Non è il primo e l’aria che tira, purtroppo, è che non sia neppure l’ultimo caso di sanità sarda allo sbando.
Alla fine, per la ragazzina solo qualche contusione e niente di grave. Una consolazione comunque magra, vista l’attesa spropositata nel pronto soccorso del più grosso ospedale sardo dove, le lamentele per le carenze, sono ormai pane quotidiano.










