Chiusura col botto della quattordicesima legislatura in Sardegna. Dopo l’insperata approvazione della manovra finanziaria che evita l’esercizio provvisorio e traccia la strada per triplicare l’incasso delle tasse sui carburanti prodotti nell’Isola, i ringraziamenti di rito e la commozione d’ordinanza, e’ stato il momento delle polemiche. Michele Cossa, che proprio per protestare contro l’immobilismo del Consiglio anche sulle Province si era dimesso da vicepresidente, ha chiesto che la legge che prevede di sostituire le otto province con altrettanti distretti arrivi subito in aula, in modo da approvarla in fretta prima dell’appuntamento del 16 febbraio con il voto. Ma non c’e’ stato verso: la presidente Lombardo ha detto che l’accordo era di chiudere la legislatura con la finanziaria, punto e basta. Ci hanno provato anche i capigruppo del Pdl e del Pd Pietro Pittalis, che ha annunciato che continuera’ a chiedere che il Consiglio si riunisca e Giampaolo Diana, che si e’ detto disponibile a restare in aula a oltranza. Ma non c’e’ stato verso: e domani i Riformatori hanno convocato una conferenza stampa, anche se difficilmente annunceranno l’intenzione di uscire dalla maggioranza, voce circolata in serata. Il piu’ contento di tutti e’ Felicetto Contu: incassata la nomina a difensore civico, 12mila euro al mese per i prossimi tre anni almeno, per salutare i colleghi del Consiglio ha stappato alla bouvette quattro bottiglie di champagne. E crepi l’avarizia.











