La bufera che colpisce l’Aias di Decimomannu non accenna a placarsi, stamattina la notizia di un’ispezione sanitaria da parte dei Carabinieri del Nas e della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura all’interno della struttura di via Carducci, dove erano state denunciate (da un esposto di un’infermiera) alcune presunte criticità di carattere igienico-sanitario.
In tarda mattinata, i militari dell’Arma, coordinati dal Maggiore Davide Colajanni, non hanno però riscontrato anomalie e irregolarità durante il blitz nei locali delle cucine, lavanderia, servizii igienici e reparti: soltanto due bagni dovranno essere adeguati a norma per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il centro Aias era finito nel ciclone giudiziario a febbraio per i casi di maltrattamenti e lesioni personali (vicenda orrenda per la quale la Procura della Repubblica aveva deciso di emettere 14 misure cautelari di sospensione per sei mesi dell’esercizio del pubblico servizio, come deciso dal Gip, per altrettanti operatori e infermieri che lavoravano nei reparti della struttura.
STATO DI MALESSERE. Rimane un ultimo tassello da risolvere, ossia la vertenza spinosa degli stipendi: i segretari regionali funzione pubblica Nino Cois (Cgil), Davide Paderi (Cisl) e Fulvia Murru (Uil), hanno firmato un documento unitario nel quale convocano un sit in dei lavoratori previsto per giovedi 30 giugno in via Roma, a Cagliari, davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Sanità. “Le scriventi Organizzazioni Sindacali – si legge nella nota inviata al presidente, Pigliaru e all’assessore alla Sanità, Arru – prendono atto, con preoccupazione, della insensibilità, ormai conclamata, manifestata in relazione alla drammatica situazione che investe i lavoratori AIAS Sardegna con particolare riferimento agli stipendi arretrati e alle condizione di lavoro dei dipendenti, 1200 circa lavoratori che combattono da tempo immemorabile con ritardi e difficoltà nel pagamento delle spettanze loro dovute per il lavoro svolto con cura, abnegazione e con professionalità e dedizione al servizio nei confronti dei pazienti bisognosi di cure. A nulla, infatti, sono valsi gli inviti ripetuti di queste organizzazioni sindacali per la ricerca di proficue e positive soluzioni al riguardo – proseguono i sindacati – ci rivolgiamo perciò, per l’ennesima volta per un incontro urgentissimo che, con la soluzione finalmente definitiva, consenta di restituire la serenità ai lavoratori alle loro famiglie, e ai pazienti assistiti. Tutte le lavoratrici e lavoratori dell’AIAS e Fondazione Stefania Randazzo alla manifestazione sit -in che si terrà il giorno 30 giugno 2016 con inizio alle ore 15, presso via Roma davanti alla sede dell’ Assessorato alla Sanità”.











