Dopo l’adozione del nuovo piano di riorganizzazione e riqualificazione del Servizio tecnico logistico del Brotzu, insorgono i lavoratori e i sindacati. Martedì scorso, 7 ottobre, la terza assemblea del personale per esaminare gli ultimi avvenimenti riguardanti il futuro del servizio, da cui è scaturita la decisione di indire uno sciopero del personale. I lavoratori ora chiedono alle autorità in indirizzo compete di valutare eventuali “irregolarità” dei recenti atti adottati dal direttore generale dell’azienda ospedaliera, Antonio Garau. “Si conferma – si legge in un documento diffuso dai sindacati – la malcelata volontà dell’amministrazione di declassare l’Ufficio Tecnico ad un servizio male organizzato e poco efficace”.
Tutto è cominciato con uno sfoltimento del personale presente, messo in atto anche con alcune delibere del 2012 e 2013, trasformando gli operatori di tale servizio in OSS e quant’altro. Inutile la contrarietà espressa da Rsu e sindacati. “La posta in gioco è troppo alta per considerarla un’oculata ‘normale amministrazione’ – continuano i sindacati – come invece chiesto dall’assessore alla Sanità con le ben note circolari assessoriali. Al Brotzu, negli ultimi mesi, la frenesia amministrativa è eccessiva per poter stare tranquilli”.
I sindacati e i lavoratori sono convinti che con l’incremento di circa 25- 30 operatori di varie qualifiche si potrebbe ripristinare la dotazione organica di tutte quelle figure venute a mancare in questi anni “consentendo all’ufficio tecnico di recuperare tutta la sua potenzialità tale da offrire un servizio snello, efficace e di alta qualità con forti risparmi per la collettività. E’ ormai prassi di questa amministrazione depotenziare l’esistente per poi essere “costretti” a ricorrere alla gestione esterna: come avvenuto, in periodo feriale, con l’appalto milionario, parrebbe settennale, per la Farmacia: prima invece indirizzata verso l’eccellenza”. Le richieste: “bloccare prioritariamente l’esternalizzazione dell’ufficio tecnico, un’attenta valutazione dell’appalto della farmacia e di tutti quelli degli ultimi anni, e la revoca immediata delle posizioni amministrative illecitamente elargite dal 2009 in poi”.












