Brotzu, la delicata chiusura di Neuroriabilitazione: “Sta creando un impatto devastante”. La denuncia di Gianfranco Angioni, referente Regionale dell’USB PI Sanità e componente della delegazione trattante della RSU : “Abbiamo voluto lanciare all’Assessore alla Sanità Armando Bartolazzi al Presidente della Regione Alessandra Todde e al Presidente Giampietro Comandini, un grido di allarme e di aiuto per la gravissima problematica sanitaria riferita alla chiusura del reparto di degenza di Neuroriabilitazione, con circa dieci posti letto, avvenuta nel mese di Novembre del 2020 in piena pandemia COVID. Precisa Angioni, contemporaneamente alla cessazione del servizio i pazienti ricoverati sono stati trasferiti al Mater Olbia con i malumori dei sanitari, pazienti e parenti. E’ evidente che questa chiusura, avvenuta nell’Azienda Ospedaliera più importante della Sardegna, oltre ad aggravare la situazione regionale per il ridottissimo numero di posti letto dineuroriabilitazione, ha creato un impatto devastante e un vuoto sanitario nella provincia di Cagliari con un gravissimo pregiudizio verso i pazienti affetti da gravi cerebrolesioni da postumi di trauma cranico encefalico, emorragie cerebrali, meningiti, stati postanossici, stato vegetativo, idrocefalo, lesioni midollari, malattie degenerative per parkinson, sclerosi multipla e altre. In tale contesto, la predisposizione del reparto ubicato presso l’Ospedale Businco, oltre ad essere stata una scelta completamente fallimentare, portata avanti dalle precedenti amministrazioni a partire dal 2017, non ha potuto garantire risposte alle esigenze dei pazienti gravemente neurolesi, in quanto i percorsi clinico-organizzativi hanno necessità di interfacciarsi con le varie e diverse specialistiche presenti unicamente presso il Presidio Ospedaliero S.Michele ( Neurologia, Neurochirurgia, Ortopedia, Chirurgia maxillo facciale,Urologia e tutte le altre). In aggiunta, il reparto del Businco è carente delle caratteristiche strutturali per il trasporto dei pazienti in orizzontale e verticale. Conseguentemente alle molteplici criticità presenti all’interno del Presidio Ospedaliero Businco, accentuate dalla mancanza di un Pronto Soccorso, il reparto viene utilizzato come Day Hospital dal lunedi al venerdi a orario ridotto, e prevalentemente per attività di fisioterapia. Per tali e importanti ragioni, come Sindacato abbiamo ribadito in molteplici circostanze che l’apertura del reparto di degenza di Neuroriabilitazione presso il Presidio Ospedaliero S. Michele garantirebbe un servizio assistenziale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno”, conclude Gianfranco Angioni.









