Si sono ritrovati tutti uniti, e infuriati, dentro la sede dell’Ares in via Piero della Francesca a Cagliari, per chiedere “il pagamento puntuale degli stipendi e contratti che non siano da fame”. I lavoratori delle Rsa di Selargius e Capoterra stanno protestando da mesi. Oggi, insieme a Guido Sarritzu della Uil e Carlo Manca della Cgil, hanno manifestato tutta la loro rabbia: “Si tratta di lavoratori pagati costantemente in ritardo e che hanno grosse difficoltà ad arrivare alla fine del mese”, spiegano i sindacalisti, “abbiamo chiesto un incontro col prefetto e la proprietà, c’è già stato e ora tocca all’Ares”. Un settore sempre più nel caos, quello della sanità, che non gode di ottima salute nemmeno nel privato. Oss e infermieri malpagati sono pronti a nuove iniziative di protesta.
“Abbiamo anche chiesto che vengano valutati contratti più remunerativi. Quelli attuali sono da fame ed è assurdo che persone con competenze e professionalità così alte guadagnino meno dei dipendenti pubblici”.












