Black out, fogne intasate e tombini saltati: la Sardegna è sott’acqua

Black-out elettrici, intasamenti fognari, tombini saltati, eccezionale riversamento di detriti in fognatura trascinati dalle acque piovane fino a inondare i depuratori. L’eccezionale ondata di maltempo di questi giorni sta mettendo a dura prova le strutture del servizio idrico integrato


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Black-out elettrici, intasamenti fognari, tombini saltati, eccezionale riversamento di detriti in fognatura trascinati dalle acque piovane fino a inondare i depuratori. L’eccezionale ondata di maltempo di questi giorni sta mettendo a dura prova le strutture del servizio idrico integrato. Abbanoa sta schierando sul campo nelle zone colpite tutti gli uomini e mezzi necessari per far fronte alle numerose criticità: 20 squadre di pronto intervento, tecnici elettromeccanici e operatori con autospurgo. Nel primo pomeriggio le intense precipitazioni che si sono verificate nel sassarese hanno causato due ore di blocco al potabilizzatore di Truncu Reale a Sassari a causa di problemi di natura elettrica ora in via di risoluzione grazie agli interventi dei tecnici del Gestore.

“Lo scorso anno abbiamo fronteggiato la scarsità d’acqua e la presenza straordinaria di vacanzieri”, commenta il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas: “Quest’anno stiamo operando in condizioni ancora più difficili, col paradosso dell’abbondanza d’acqua in invaso e le difficoltà di potabilizzazione per la qualità compromessa dalle precipitazioni. Sul fronte depurativo, gli impianti sono sotto pressione e, in alcuni casi, sono andati sott’acqua. Abbiamo 400 uomini in campo con una eccezionale dedizione e competenza: dai singoli operatori territoriali sino ai responsabili dei Distretti, tutti impegnati 24 ore su 24”.

Depuratori inondati dai detriti. In tutti i Comuni colpiti dal maltempo le reti fognarie sono messe duramente alla prova a causa dell’intrusione delle acque piovane. Detriti di qualsiasi tipo, fango, foglie e rami raccolti nelle strade vengono trascinati nelle condotte destinate ai reflui causando intasamenti, guasti negli impianti di sollevamento e mettendo a dura prova il processo di depurazione. Negli impianti sono arrivati concentrati in pochissime ore delle “bombe d’acqua” con sovraccarichi idraulici cinque volte superiori alle quantità normalmente lavorate. Notevoli criticità si sono verificate ad Abus, Guspini, Laconi, Gestori, Barumini, Villanovafranca, Siniscola, San Teodoro, Palau, Thiesi e Stintino. In Ogliastra i depuratori hanno dovuto fare i conti anche con guasti elettrici che hanno riguardato gli impianti di Lanusei, Ilbono, Elini, Loceri e Barisardo.

Medio Campidano. Decine di interventi hanno riguardato i centri del Medio Campidano. Fognature inondate di detriti a Sanluri, Samassi e Collinas, impianti di sollevamento fuori uso a Guspini e Villacidro: in quest’ultimo centro per tutta la notte scorsa l’erogazione all’utenza è stato garantito dalle operazioni eseguite dai tecnici di Abbanoa per far fronte al black out elettrico che aveva disattivato il potabilizzatore

 

Sulcis-Iglesiente. Anche il territorio dell’ex Provincia di Carbonia-Iglesias è tra i maggiormente colpiti già a partire dalla scorsa settimana. Negli ultimi giorni si sono riscontrate numerose ostruzioni delle condotte fognarie dove si sono riversati quantità notevoli di detriti trascinati dall’intrusione delle acque piovane. A Sant’Antioco, Iglesias, Carbonia, Portoscuso, Giba, Narcao, Piscinas e Masainas sono stati necessari  gli interventi di autospurgo con canal jet: una particolare apparecchiature che consente di disostruire le tubature con getti d’acqua ad altissima pressione. L’intensa attività elettrica sempre legata al maltempo ha creato nei giorni scorsi diversi black out nelle apparecchiature al servizio di impianti di sollevamento a Iglesias, Santadi e Carloforte oltre che nei pozzi di Tratalias e San Giovanni Suergiu.

Oristanese. Questa mattina è stato riscontrato un ulteriore problema elettrico al sollevamento di Lutzanas al servizio dei Comuni di Sagama, Tinnura e Flussio. Grazie alle manovre in rete da parte dei tecnici di Abbanoa sono state evitare interruzioni dell’erogazione ottimizzando le scorte nei serbatoi. Stesso discorso per i serbatoi di Mogoro e Masullas rimasti disalimentati per ore a causa di un guasto in un impianto nel territorio di Setzu.