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Home cultura

Berchidda, al via martedì l’edizione numero trenta di Time in Jazz

di adminuser
2 Settembre 2017
in cultura

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Time in Jazz salpa le ancore della sua trentesima edizione: domani – martedì 8 agosto – prende il via il consueto appuntamento di mezza estate in Sardegna con il festival internazionale ideato e diretto da Paolo Fresu nella sua Berchidda (Ss), ma che abbraccia tante altre località del nord Sardegna: Bortigiadas, Cheremule,Loiri Porto San Paolo, Mores, Olbia, Oschiri, Ozieri, Ploaghe, Posada, San Teodoro, Sassari, Sorso, Telti, Tempio Pausania, sono le tappe che quest’anno offriranno alcuni degli scenari più suggestivi e rappresentativi dei loro territori per ospitare i concerti che andranno in scena nel mattino e nel pomeriggio fino al 16 agosto.
 
Trenta edizioni: un traguardo importante per uno degli eventi più apprezzati nel panorama nazionale della musica dal vivo, capace di richiamare ogni estate un vasto seguito di pubblico. Il suo cuore pulsante è a Berchidda, il paese natale di Paolo Fresu, tra i jazzisti italiani più noti anche a livello internazionale, dove ha casa l’associazione culturale Time in Jazz che cura l’organizzazione del festival e dove si concentra la maggior parte degli eventi in cartellone. Un cartellone fitto di appuntamenti che si snodano per nove giorni consecutivi fin dal mattino in luoghi e spazi differenti: la grande arena allestita nella piazza centrale di Berchidda, piazza del Popolo, teatro dei concerti serali, ma anche i boschi e le chiesette campestri nei dintorni del paese e i siti più rappresentativi degli altri quattordici centri coinvolti.
 
“Infrangendo le barriere musicali e culturali, Time in Jazz è diventato un buon esempio di integrazione e di comunicazione fra le genti”, scrive Paolo Fresu nella sua presentazione. “Proprio come nel nostro manifesto scritto nel 1988, non volevamo essere solo un festival di jazz, dunque, ma soprattutto un festival che crede nella propensione del linguaggio afroamericano, musica dinamica e in divenire per sua stessa natura, nell’apertura verso il mondo con i suoi intrecci geografici e stilistici facendosi portare dai venti[…]Perché Time in Jazz ha tracciato strade nuove e dimostrato quanto la cultura possa essere uno straordinario veicolo di scoperta e di scambio, di ricchezza materiale e immateriale […] È in questo che, a mio avviso, si cela il senso di questo anniversario che deve essere una festa e che deve proiettarsi verso il futuro. Con il coraggio, la passione e la lungimiranza che lo ha contraddistinto nei suoi primi trent’anni di vita“.
 
E il cast di questa edizione conferma questi propositi, riunendo nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale e internazionale, alla testa di proprie formazioni o alle prese con progetti ad hoc per Time in Jazz: ecco dunque il sassofonista inglese Andy Sheppard con il suo quartetto e in duo con il chitarrista norvegese Eivind Aarset; in arrivo dagli Stati Uniti il pianista Uri Caine col suo trio, una formazione storica del calibro dell’Art Ensemble of Chicago e un gruppo giovane come gliHuntertones; dalla Germania sbarcano invece in Sardegna la tromba e il flicorno di Markus Stockhausen insieme al pianista Florian Weber; polacco, ma da tempo trapiantato nella Grande Mela, è un altro grande trombettista, Tomasz Stanko, atteso a Berchidda con il suo New York Quartet; e polacco è anche il violinista Adam Bałdych in arrivo in duo col pianista norvegese Helge Lien, mentre la scena transalpina è rappresentata dal trio del batterista Philippe Garcia e dal quartetto del trombettista Erik Truffaz.
 
E poi gli italiani: i pianisti Dino Rubino, Enrico Zanisi e Giovanni Guidi, la cantante Ada Montellanico, il trombonista Gianluca Petrella, il contrabbassistaMarco Bardoscia, i sassofonisti Raffaele Casarano e Francesco Bearzatti, la clarinettista sarda Zoe Pia, i Myrtus Rytmus, ovvero il gruppo formato dai borsisti della scorsa edizione del Seminario jazz di Nuoro; e, ancora, due trombettisti della statura di Enrico Rava e, naturalmente, Paolo Fresu, atteso come sempre in svariate occasioni, compreso un omaggio a Lucio Dalla e Fabrizio De André con il cantante Gaetano Curreri e il pianista Fabrizio Foschini che riporterà il festival, dopo qualche anno di assenza, in quello che fu il buen retiro dell’indimenticabile Faber a L’Agnata.
 
Un cast di alto livello, dunque, per festeggiare nel migliore dei modi trenta edizioni di Time in Jazz e che comprende diversi artisti passati dalle parti di Berchidda nel corso del tempo. Alcuni, oltre a esibirsi nei rispettivi concerti, hanno espresso il desiderio di collaborare come volontari in varie mansioni organizzative, a riprova del loro attaccamento per questo festival: Ada Montellanico, Dino Rubino, Enrico Zanisi, Gianluca Petrella, Marco Bardoscia, Raffaele Casarano, Giovanni Guidi. 
 
Come sempre, non solo la musica animerà le giornate di Time in Jazz: torna l’immancabile spazio dedicato al PAV, il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu con le mostre personali di tre maestri storici dell’arte italiana, Franco Vaccari, Paolo Gioli e Ugo Nespolo, e una mostra di materiali e documenti vari sui trent’anni del festival, sui quali getta uno sguardo anche la consueta selezione di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu. Nell’ambito delle arti visive rientra anche un’installazione di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle, “No Man’s Station / La Stazione di tutti”, in programma giovedì 10 nelle stazioni ferroviarie di Oschiri e Berchiddaa cura di Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea ODV progetto Sentieri Contemporanei)
 
Proseguono poi le iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale riunite sotto l’insegna Green Jazz, le presentazioni di libri e gli incontri culturali in vari spazi del paese, il tutto a completare un cartellone ancora una volta assortito e ricco di eventi, allestito dall’associazione culturale Time in Jazz con il contributo dellaRegione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri interessati, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Unione Europea/progetto Caras, della Comunità Montana Monte Acuto, con la partecipazione e il sostegno di UnipolGruppo, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Granarolo, Ferruccio Podda del Gruppo Granarolo, SIAE, Ford Italia S.p.A., Geasar, Agenzia Regionale Forestas,Fondazione Ferrovie Italiane, Trenitalia, RFI – Rete Ferroviaria Italiana, Assessorato Regionale dei Trasporti progetto I Luoghi del Jazz, Associazione i-Jazz,Fondazione Fabrizio De André, Ente Musicale di Nuoro, Festival Creuza de Mà, Le Cantine del jazz, Associazione Zerynthia, DECA Master – Università di Sassari,Libreria Koiné, Area Marina Protetta Tavolara, Sardaenergia, Starsolar, Coenergia, Edilana, Edizero, Edisughero, Edicanapa, Escursì, Tanda&Spada, Sardo Sole, azienda agro biologica Giuseppe Brozzu, CPA Arborea, Società agricola MP Sardinia, Acqua San Martino, e col patrocinio dell’UNESCO.
 
L’ingresso, come al solito, è a pagamento soltanto per i concerti che si tengono nell’arena allestita nella Piazza del Popolo a Berchidda; gratuito per tutti gli altri appuntamenti. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online sul circuito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati.
 
Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero 079704731 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. 

Tags: berchiddatime in jazz
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