Sono lontani i tempi di 1,6 euro al litro, ed era già tanto. La benzina aumenta anche a Cagliari e in Sardegna, con l’Isola che diventa la quarta regione italiana per rincari: 1,962 come prezzo medio, più care solo Liguria, Basilicata, Calabria e Puglia. Un aumento, quello del costo del carburante, subito dopo Ferragosto, che potrebbe creare problemi a tutti quei lavoratori che hanno già terminato le ferie e devono utilizzare l’auto per andare al lavoro, ma anche per chi deve ancora fare le vacanze. E basta una semplice ricerca nell’osservatorio ufficiale del Governo sul monitoraggio dei prezzi dei distributori per rendersi conto che è stato anche superato il tetto dei due euro al litro, per esempio nell’hinterland cagliaritano. A Monserrato si arrivano a spendere 2,15 euro per un litro di benzina. Tornando su Cagliari, 2,1 euro nella zona di Genneruxi e 2,16 a Pirri, nella centralissima via Italia.
A Quartu Sant’Elena, terza città sarda, la musica non cambia: 2,13 la benzina e 2,03 il gasolio in viale Poetto, sulla Ss 554 ne servono 2,15 per la “verde” e 2,03 per il gasolio in modalità servito. E se uno sceglie il self? Il risparmio c’è ma non è chissà quanto elevato, bisogna sempre pagare tra gli 1,85 e gli 1,95 euro al litro. E il salasso è, nuovamente, “servito”.