Seduti per terra mentre mangiano biscotti e tramezzini, alcuni stanno sulla panchina, qualcun’altro disteso sul lastricato che dorme e riposa, coperto con piumone e coperte. Una decina di cittadini extracomunitari ha nuovamente “occupato” gli androni del Banco di Sardegna in viale Bonaria, a Cagliari. Una sorta di baraccopoli con cartone e materassi: un segnale allarmante, chi dorme all’aperto in strada non sa dove andare e i volontari portano loro generi alimentari, acqua e parole di conforto, tante, di quelle che per lo meno fanno capire che il cuore sardo è sensibile, come sempre, anche a questi fenomeni preoccupanti, struggenti.
I RESIDENTI. Preoccupano le condizioni igienico-sanitarie in quell’area che una settimana fa era stata sgomberata dalla Polizia Municipale di Cagliari: la puzza degli escrementi è fortissima, oggi, nel cuore della notte, la situazione è nuovamente la stessa: i residenti assistono basiti “Fino a quando proseguirà tutto questo – dicono – come mai Prefettura e istituzioni dicono che i cittadini extracomunitari sono tutti ospitati nelle strutture di prima accoglienza e mai verranno lasciati sulle panchine, qui è tutto il contrario. Perché dobbiamo ancora assistere a queste situazioni quasi da terzo mondo mentre nessuno si preoccupa di porre fine definitivamente a questi disagi vissuti da queste persone, situazioni- concludono – che sono sotto gli occhi di tutti”.
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