Caronte spalanca le porte dell’inferno all’Isola, l’anticiclone africano ha deciso di sprigionare, ancora, una forte ondata di calore sino alla prossima settimana: se le previsioni metereologiche non sono confortanti, ancor meno sono le drammatiche immagini che giungono questa mattina, dopo il passaggio del fuoco di ieri: pubblicata da Marco Ghiani, mostra la sofferenza estrema di una vita che va via, spezzata da poche ore di fuoco, adagiata, quasi come se stesse dormendo, su quel campo dove, sino a poche ore prima, mangiava, correva. Ora non più. Non c’è più niente. Uno scenario frequente in questi mesi, già troppe volte sono stati immortalati fauna e flora distrutta. Oscurata per non urtare la sensibilità dei lettori, la foto parla senza parole: racconta di una estate da dimenticare dal punto di vista ambientale. Siccità estrema, caldo torrido e quel fuoco che divampa ogni giorno, più forte di quello che lo ha preceduto, crudele e spietato. Il luogo ora è sottoposto alla bonifica, in volo dalle prime ore del mattino i mezzi aerei per scongiurare una ripartenza delle fiamme. E intanto le squadre instancabili degli operatori antincendio, dei volontari sono pronte, per qualsiasi evenienza, per un nuovo allarme che, si spera, non arrivi.











