Assemini, un cimitero pieno di disagi e ostacoli: è polemica in consiglio comunale

La problematica è stata oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale del consigliere sardista Gigi Garau che oltre a rimarcare il problema dei loculi requisiti “senza una logica e la relativa comunicazione agli interessati”, ha segnalato alcuni inconvenienti come quello dei lavandini intasati a causa delle foglie di cipresso, con l’acqua che stagna e le relative conseguenze, le mattonelle dei vialetti divelte e negli stessi vialetti le caditoie dell’acqua occluse dalle foglie di cipresso


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Assemini, la cittadina dell’hinterland cagliaritano che conta 27.000 abitanti e che vede l’area cimiteriale ormai quasi completamente occupata dai loculi, i decessi sono tanti e la disponibilità di loculi poca, per questo motivo i responsabili del Comune, all’occorrenza utilizzano loculi già precedentemente acquistati da privati cittadini che solitamente cercano un “ricongiungimento” famigliare da defunti.
Infatti capita sempre più di frequente che dei due loculi affiancati e acquistati da un unico nucleo famigliare dove viene tumulato uno dei due coniugi a fianco viene poi tumulato uno sconosciuto, ovvero un defunto che in pratica utilizza la lastra di marmo unica installata dai proprietari del loculo.
La problematica è stata oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale del consigliere sardista Gigi Garau che oltre a rimarcare il problema dei loculi requisiti “senza una logica e la relativa comunicazione agli interessati”, ha segnalato alcuni inconvenienti come quello dei lavandini intasati a causa delle foglie di cipresso, con l’acqua che stagna e le relative conseguenze, le mattonelle dei vialetti divelte e negli stessi vialetti le caditoie dell’acqua occluse dalle foglie di cipresso. Disagi che lamentano diversi cittadini che in cimitero si recano spesso e che vivono tali difficoltà, tra cui anche certe giornate di chiusura senza preavviso. Tra le soluzioni proposte, il leader sardista ha sollecitato l’approvazione del regolamento di Polizia Mortuaria che ad Assemini è fermo al 1969, anno in cui la condizione demografica della cittadina era molto diversa da quella attuale, soprattutto per quanto riguarda la concessione dei loculi (oggi ferma a 99 anni) e l’intervento del Comune per i meno abbienti. La necessità di regolamentare la gestione del cimitero è inderogabile: “ormai gli spazi sono esigui e la possibilità di ampliarlo è sempre più difficile”.


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